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Le Borse corrono: energia e tecnologia sugli scudi

Imagoeconomica

A metà giornata le Borse europee viaggiano in terremo ampiamente positivo, sui massimi della seduta. Piazza Affari guadagna il 2,09% e si riporta oltre la soglia psicologica dei 20mila punti base (20.107,39). Molto bene anche Francoforte (+2,41%), Parigi (+2,26%), Madrid (+1,7%) e Londra (+1,9%).

A trainare i listini sono soprattutto i settori dell’energia (Euro Stoxx 600 +3%), della tecnologia (+2,1%) e della chimica (+2,5%).

Per quanto riguarda i singoli titoli quotati sul Ftse Mib, al momento non si registrano variazioni negative. Le performance migliori sono quelle di Azimut (+3,38%), Eni (+3,21%, sostenuta anche dal recupero del greggio), Interpump (+3,43%) e StMicroelectronics (+3,78%). Quest’ultima, oltre che del buon momento del comparto tecnologico, approfitta anche della maggiore tolleranza dimostrata dall’amministrazione Trump nei confronti di WeChat, la app della cinese Tencent.

Per adesso, insomma, l’attenzione dei mercati non si concentra né sullo scontro commerciale fra Usa e Cina né sul peggioramento del quadro epidemiologico globale (con i contagi da Covid-19 in continua risalita anche nel nostro Paese). Fra gli operatori prevale piuttosto l’ottimismo per i progressi registrati sul fronte dei vaccini, compreso quello di cui è appena iniziata la sperimentazione sull’uomo all’Ospedale Spallanzani di Roma.

In rialzo le quotazioni del petrolio: dopo i cali della settimana scorsa, oggi il future sul Wti con scadenza a ottobre si apprezza dello 0,7%, a 42,62 dollari il barile, mentre il Brent di pari scadenza sale dello 0,7%, a 44,66 dollari il barile.

Per quanto riguarda il mercato valutario, l’euro è in rialzo a 1,1829 dollari (da 1,1805 in avvio e 1,1769 venerdì) e a 125,092 yen (124,938 all’apertura e 124,53 venerdì), mentre il biglietto verde vale 105,74 yen.

Sul versante del debito pubblico, lo spread risale leggermente a quota 150 punti base, dai 149 punti della chiusura di venerdì.

Infine, oro su di mezzo punto percentuale, a 1950.395 dollari l’oncia.

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