Il Toro fa collezione di record a tutte le latitudini. Stamane l’indice Asia Pacific (+0,57%) è salito ai massimi dal 2007, in sintonia con il nuovo primato storico a Wall Street dell’indice S&P 500: 2,488,11. Fa ancor meglio il Dow Jones (+1,19%), di nuovo sopra quota 22 mila punti. Celebra un nuovo primato anche la Borsa del Brasile. L’indice Bovespa di San Paolo ha guadagnato l’1,7% per la scommessa sul piano di privatizzazioni. Non ha fatto eccezione Milano. Anche a Piazza Affari l’indice Ftse Mib è risalito oltre i 22 mila punti, tornando così sui livelli del dicembre di due anni fa, anche grazie a dati sulla produzione industriale in forte accelerazione. I future sulle borse europee, infine, anticipano per oggi un avvio in rialzo dello 0,3%.
Il rialzo, insomma, gode di buona salute, dopo aver superato senza troppi danni gli uragani mentre la Corea del Nord, per ora, non fa troppa paura: le sanzioni approvate ieri sera dall’Onu sono più blande del previsto. Si allenta così la pressione sui beni rifugio mentre riprende quota il dollaro (1,1958 contro l’euro). In questa cornice ideale per il business i mercati si preparano ad assistere ad un conflitto incruento: stasera Apple svelerà i segreti di iPhone 8, il suo smartphone da mille dollari. Alla vigilia i nemici di Samsung fanno sapere che le prenotazioni per il Galaxy 8, presentato a fine agosto, vanno a gonfie vele: 2,5 volte meglio dei lanci dei modelli precedenti.
Meteo Borsa segnala bello stabile dopo la tempesta. In forte ascesa a Tokyo l’indice Nikkei (+1%). In ascesa anche sia l’indice coreano Kospi che quello di Shanghai (+0,2%). Giù invece lo yuan dopo le misure prese dalle autorità per frenare la rivalutazione della moneta, arrivata venerdì ai massimi da 21 mesi sul dollaro (6,5432). Sembra prossima l’autorizzazione ai fondi di investimento occidentali per vendere quote ai clienti cinesi.
Mercati finanziari ruspanti a New York: l’uragano Irma non peserà più di tanto sui conti delle compagnie di assicurazione. Universal Insurance sale del 12%, Heritage Insurance addirittura del 21%. Di qui il balzo in avanti del settore finanziario (+1,74), trainato da JP Morgan (+2,18%). A Wall Street, ieri impegnata a celebrare le vittime della tragedia dell’11 settembre 2001, l’indice Dow Jones ha chiuso a 22,057 punti, Nasdaq +1,13%.
Cresce l’attesa per la presentazione del nuovo smartphone di Apple (+1,8%). Gli analisti si dividono tra gli ottimisti, convinti che le nuove funzionalità offerte da iPhone 8 (vedi visione 3D per la versione gold) spingeranno la Mela verso il traguardo dei mille miliardi di capitalizzazione. I più scettici dubitano che ci sia un grande spazio per uno smartphone da mille dollari .
Vola Teva (+19%) dopo il cambio della guardia ai vertici del leader dei farmaci generici: il nuovo Ceo è Kare Schultz. In grande spolvero anche Tesla (+5,91%) sull’onda della notizia che la Cina si accinge a metter fuori legge i veicoli con i motori tradizionali.
Petrolio contrastato: il Wti avanza di 50 cent a 48,04 dollari al barile, Brent stabile a 53,78 dollari. Le raffinerie Usa hanno riaperto nel Golfo del Messico e c’e’ attesa per un prolungamento del taglio della produzione, sponsorizzato dall’Arabia Saudita.
In evidenza a Piazza Affari Saipem (+3,3%) dopo che Hsbc ha avviato la copertura con raccomandazione Buy e target price a 4,4 euro. Secondo il broker la società, “profondamente ristrutturata”, genererà 1,1 miliardi di dollari di free cash flow nel periodo 2017-2021, pari a oltre il 30% della sua attuale capitalizzazione di mercato. Eni +0,3%: il gruppo ha confermato di essere indagato come persona giuridica in un’inchiesta condotta dalla procura di Milano che ipotizza il reato di corruzione internazionale nell’ambito degli accordi sottoscritti in Congo con il ministero degli Idrocarburi negli anni dal 2013 al 2015.
PIAZZA AFFARI TORNA SOPRA QUOTA 22 MILA
Piazza Affari vince al fotofinish la volata dei listini europei al termine della seduta più brillante dell’anno, “drogata” dalla leggera flessione sul dollaro (1,198, sotto quota 1,20). A Milano l’indice Ftse Mib, grazie ad un rialzo dell’1,64%, ha superato i 22 mila punti, stabilendo a quota 22.134 il nuovo massimo dal dicembre 2015 . A spingere l’indice anche l’ottima performance della produzione industriale: +4,4% rispetto a luglio 2016, un risultato superiore alle attese e che fa ben sperare per il Pil del terzo trimestre.
La Borsa migliore però è stata Madrid (+1,91%), nonostante la crescita della produzione industriale (+1,9%) inferiore alle stime e la sfida in arrivo dalla Catalogna. Ieri 800 mila persone (meno di due anni fa) ha sfilato a Barcellona per sostenere l’indipendenza dalla Spagna. Oggi la Corte Costituzionale valuterà la legittimità del referendum.
In terreno positivo anche Francoforte (+1,39%) e Parigi (+1,24%). Fuori dall’Eurozona Londra +0,49% alla vigilia della delicata riunione di domani della Bank of England. Ieri notte il Parlamento ha approvato il Repeat Bill, la legge che cancella la supremazia del diritto comunitario nel Regno Unito.
BCE, I CONSIGLIERI PREPARANO LA RIDUZIONE DEL QE
La Bce sta preparando i mercati alla graduale riduzione del Qe in vista della riunione del 26 ottobre. Ben sei consiglieri della Banca centrale europea hanno rilasciato dichiarazioni in questo senso. Si tratta di Sabine Lautenschlaeger, Yves Mersch e Benoit Coeurè ed i governatori della banche centrali nazionali di Olanda, Austria ed Estonia.
“L‘economia nell‘area euro sta facendo meglio e ci sono le condizioni perche l‘inflazione si riprenda e si muova stabilmente verso il nostro obiettivo”, ha affermato la tedesca Lautenschlaeger in un contributo scritto al forum finaziario Eurofi, che avrà luogo a Tallinn dal 13 al 15 settembre. “Dobbiamo essere preparati a prendere decisioni difficili al momento giusto” ha concluso Coeurè rilevando che la politica monetaria Bce resterà comunque accomodante per un periodo più prolungato, minimizzando il freno all‘inflazione da parte del recente rally dell‘euro.
Mersch, il governatore estone Ardo Hansson e il collega austriaco Ewald Nowotny hanno sottolineato che la riduzione dello stimolo sarà graduale. Il governatore centrale olandese Klaas Knot ha invece enfatizzato il rischio che il denaro facile possa innescare bolle e comportamenti spregiudicati sui mercati finanziari.
BOT, RENDIMENTO IN CALO IN VISTA DELL’ASTA
Il mercato obbligazionario ha scontato gli effetti delle prossime aste del Tesoro. La sessione d’asta parte oggi con l’offerta di Bot a 12 mesi per 6,5 miliardi (contro 6,75 di buoni in scadenza). Sul mercato grigio di Mts il titolo scambia al rendimento di -0,317%, sopra il livello dell’asta di metà agosto (-0,337%), che già aveva segnato un rialzo rispetto al minimo storico di luglio (-0,352%).
Sul grey market scambia anche il nuovo Btp a sette anni novembre 2024 cedola 1,45% in asta domani: il rendimento è di 1,51%, sotto l’1,57% dell’ultimo collocamento settennale di metà luglio (in offerta c’era il vecchio titolo maggio 2024). Oltre al nuovo sette anni l’offerta a medio lungo di include anche le riaperture dei Btp a 3 e 20 anni (giugno 2020 e settembre 2036) per un importo complessivo fino a 8 miliardi. Dopo un minimo a fine mattinata a 161 punti base, lo spread Btp/Bund è tornato a salire fino a quota 165. Il tasso decennale italiano ha oscillato tra 1,94% e 1,99%.
SI RIDUCE LO SPREAD CON I MADRID, L’AUSTRIA LANCIA UN BOND A 100 ANNI
Nonostante la frenata nella seconda parte della seduta, la carta italiana continua a sovraperformare quella spagnola, appesantita dalle tensioni legate al referendum in Catalogna. Lo spread tra Btp e Bonos decennali chiude in calo di 2 pb a 53, ai minimi da metà giugno. Aste italiane a parte, il Tesoro austriaco ha dato mandato alle banche di gestire l’emissione di un nuovo quinquennale ed esplorare la possibilità di un collocamento a 100 anni.
L’offerta austriaca potrebbe aggiungersi già domani all’asta in agenda di indicizzati tedeschi (500 milioni ad aprile 2046), mentre giovedì l’Irlanda sarà sul mercato con le scadenze 2026 e 2037 per un miliardo complessivo.
FINCANTIERI +4,8%: ARIA DI PACE TRA ROMA E PARIGI
L’accordo su Fincantieri e Stx Saint Nazaire ancora non c’è, ma la trasferta romana del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire non è stata infruttuosa. “Riunione costruttiva a Roma sul dossier Stx. Il nostro obiettivo comune: un accordo tra la Francia e l‘Italia per il vertice del 27 settembre”, ha tweettato Le Maire alla fine. Sulla stessa nota le dichiarazioni di Padoan e di Calenda. Il governo francese ha proposto di estendere alle costruzioni navali militari l’alleanza industriale fra Fincantieri ed Stx coinvolgendo anche Naval Group, la società pubblica di costruzioni navali che già collabora, in alcune aree, con il gruppo italiano. Resta da capire se la bozza portata ieri da Le Maire abbia affrontato la questione principale dell‘alleanza, ancora insoluta, e che ha portato quasi alla rottura: quella del ponte di comando.
Intanto ieri Fincantieri ha messo a segno un rialzo del 4,82% sull’onda del contratto, valore 310 milioni di dollari, siglato con Silversea Cruises per la realizzazione di una nuova nave da crociera extra lusso.
UNIPOL SUPERSTAR, EXOR VOLA SULLE ALI DI PARTNER RE
Tira un sospiro di sollievo il comparto assicurativo dopo la perdita di potenza dell’uragano Irma, arrivato sulla Florida del Sud. I danni provocati dalla devastazione sono stati fino a questo momento meno gravi di quanto stimato la settimana scorsa, quando si prevedevano venti oltre i 200 chilometri orari. Ieri pomeriggio la zona Nord della Florida è battuta da venti nell’ordine dei 100 chilometri orari.
L‘indice di settore europeo ha chiuso in rialzo del 2,1%. Munich Re avanza del 4,07%, Swiss re +4,26%. In Italia brilla in particolare Unipol (+6,7%), miglior blue chip italiana, che recupera il terreno perduto nell‘ultimo trimestre. Mediobanca cambia idea sulla holding delle attività finanziarie e assicurative, la raccomandazione sale a Outperform, da Neutral. L’analista Gianluca Ferrari ha portato il target price a 4,88 euro, da 4,30 euro. Ben comprate anche Unipolsai (+3,15%) e Generali (+3,14%).
La buona performance del settore riassicurativo giova anche ad Exor (+4,1%), che controlla il 100% di Partner re. Nella scuderia di casa Agnelli Ferrari recupera il 2% a quota 92,9 euro dopo lo scivolone di venerdì. Fiat Chrysler dopo una mattina al rialzo, ha ceduto terreno e ha chiuso con un lieve progresso dello 0,6%. Rialzi diffusi per le banche: Unicredit +2,6%, Intesa +1,4%, Banco Bpm +2,7%, Ubi +3,4%.
IL TONFO DI PRADA NON FERMA IL LUSSO, L’ANTITRUST FRENA LUXOTTICA- ESSILOR
La brusca caduta di ieri dopo i conti di Prada (-13,5% alla Borsa di Hong Kong, oggi il titolo recupera il 4% circa) non ha pesato sui titoli del settore lusso: Ferragamo +1,1%, Yoox +2,4% (oggi a confronto con gli analisti) e Tod’s +4%. Nuovo record anche per Moncler (+1,2%).
Poco mossa Luxottica (+0,30%). Le autorità antitrust Ue incontreranno questa settimana Luxottica ed Essilor per esprimere preoccupazione sulla fusione da 46 miliardi di euro tra le due società, secondo una fonte vicina alla situazione. La Commissione europea vuole che siano fatte delle concessioni da parte dei due gruppi prima di dare il via libera al matrimonio.
Sotto i riflettori all’Aim il titolo Fedon su del 13% a 14,15 euro con 11.200 pezzi scambiati. La società leader nella produzione di astucci per occhialeria e life style (1.500 dipendenti) ha reso noto che si è conclusa la procedura di vendita volontaria, avviata in Francia il 22 agosto scorso, nell’ambito della quale sono presentate richieste per la vendita di complessive 3.439 azioni pari al 0,18% del capitale sociale. Le azioni Fedon saranno quindi escluse dalle negoziazioni su Euronext Paris e concentrate a Piazza Affari.
RECORD STORICI ANCHE PER ATLANTIA E PRYSMIAN
Corre Stm (+1,4%) alla vigilia del lancio dell’iPhone 8. Prysmian +2,8% ha segnato il nuovo massimo assoluto. Bene Buzzi (+1,6%): Barclays ha avviato la copertura con giudizio Outperform e target price a 25 euro.
Telecom Italia sale dello 0,9%. Ieri Paola Maiorana si è dimessa dalla carica di sindaco effettivo, per “sopraggiunti inderogabili impegni professionali”. È subentrata Gabriella Chersicla, revisore contabile e dottore commercialista di Milano, sindaco supplente nella stessa lista in cui era stata candidata Maiorana.
Atlantia +1,1% ha segnato il nuovo record storico a 27,44 euro dopo che le indiscrezioni di stampa hanno ulteriormente allontanato l’ipotesi di una contro-offerta su Abertis.