Le Borse asiatiche e il petrolio sono calati per il secondo giorno consecutivo mentre l’euro sta facendo esperienza della peggiore settimana da inizio anno. Evidentemente le azioni delle banche centrali europea e cinese non hanno convinto gli investitori che temono che tali mosse non siano sufficienti a generare la crescita economica. Il rischio bond è salito in Asia in attesa dei dati sull’occupazione in Usa.
L’indice MSCI Asia Pacific perdeva lo 0,5% alle 12:14 a Tokyo. L’indice di Hong Kong Hang Seng ha perso lo 0,4%, a causa soprattutto della performance del settore bancario su paure che livelli così bassi nei tassi possano erodere i profitti l’anno prossimo. L’euro è a 1,238 sul dollaro dopo aver toccato i minimi mensili a 1,2364 ieri. Il petrolio è sceso dello 0,8% a New York, mentre il mais è caduto dell’ 1,7 per cento.
Ieri la Bce ha ridotto il suo tasso benchmark a un minimo storico dello 0,75% e la People’s Bank of China ha tagliato i costi sui prestiti per la seconda volta in un mese. Il Dipartimento del Lavoro statunistense potrebbe oggi rivelare un rallentamento delle assunzioni nel secondo trimestre e un tasso di disoccupazione all’8,2 per cento.
“C’è debolezza in tutto il mondo – ha commentato Stephen Roach, professore alla Yale University ed ex presidente non esecutivo della Morgan Stanley in Asia. “Quando si vedono livelli così bassi nei tassi d’interesse, non ci si aspetta un pronto recupero delle economie”.