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Le Borse approfittano della pausa sui dazi di Trump, ma il dollaro percepisce l’estrema incertezza

Il dollaro soffre per la situazione di tira e molla di Trump sui dazi. Le Borse asiatiche approfittano dell’esenzione sulle tariffe dei tech, pur sapendo che sarà temporanea. Bene le Borse europee: occhi a Btp dopo il rialzo del rating sull’Italia, a Monte Paschi e Saipem

Le Borse approfittano della pausa sui dazi di Trump, ma il dollaro percepisce l’estrema incertezza

Il caos sui dazi di Trump si è fatto ancora più intenso. E chiunque abbia un’industria ha grosse difficoltà nel decidere investimenti e produzione a lungo termine in tali condizioni.

Dopo aver annunciato venerdì l’esclusione dalle tariffe reciproche introdotte nei giorni precedenti su smartphone, computer, hard disk, processori e chip, nel corso del weekend Trump ha ritoccato la sua decisione dicendo che la sospensione sarà solo temporanea e che quei prodotti potrebbero ottenere una tariffa speciale una volta che la Casa Bianca avrà completato uno studio sulla catena di approvvigionamento globale. Tutto questo tira e molla non piace agli investitori che mostrano il loro disappunto prendendo le distanza dagli asset in dollari, ritenuti troppo volatili e rischiosi: il dollaro scende per la quinta seduta di fila, i rendimenti dei Treasuries restano sui massimi, mentre un qualche giovamento, almeno temporaneo si trova sui comparti tech in Asia.

I futures sui listini di Wall Street vedono stamane un lieve rialzo, e probabilmente sarà Apple a beneficiarne di più. Un buon rialzo è invece atteso sulle borse europee poiché gli investitori stanno riequilibrando i portafogli, progressivamente allontanandosi dagli asset in dollari considerati troppo volatili e rischiosi. Occhio ai Btp dopo che S&P nel weekend ha migliorato il rating dell’Italia.

Dazi: marcia indietro, poi avanti, forse

Venerdì la Casa Bianca aveva annunciato l’esclusione dalle elevate tariffe reciproche introdotte nei giorni scorsi su smartphone, computer, hard disk, processori e chip. Tuttavia già domenica mattina il segretario al commercio di Trump, Howard Lutnick aveva chiarito che nei prossimi due mesi i prodotti tecnologici essenziali provenienti dalla Cina saranno soggetti a nuovi dazi separati, insieme ai semiconduttori. Lutnick ha affermato che Trump emanerà “un dazio di tipo speciale” su smartphone, computer e altri prodotti elettronici entro un mese o due, insieme a dazi settoriali mirati a semiconduttori e prodotti farmaceutici. I nuovi dazi non rientrerebbero nei cosiddetti dazi reciproci di Trump, in base ai quali le imposte sulle importazioni cinesi sono salite al 125% la scorsa settimana, ha aggiunto. Poi ieri sera, nel suo ormai tradizionale colloquio con i giornalisti a bordo dell’Air One Presidenziale di ritorno dai campi da golf, Trump ha aggiunto che le sue decisioni sui telefoni arriveranno presto e che i dettagli sulle tariffe per i semiconduttori saranno annunciati la prossima settimana e sui social media ha detto che i prodotti elettronici esclusi dalle sue tariffe reciproche “stanno semplicemente passando a una categoria tariffaria diversa” e sarebbero stati esaminati insieme ai semiconduttori in un’indagine commerciale sulla sicurezza nazionale nel settore. Trump ha anche segnalato l’apertura a colloqui con le aziende sul tema delle tariffe doganali. I continui tira e molla di Trump sui dazi della scorsa settimana hanno innescato le oscillazioni più violente a Wall Street dalla pandemia di COVID del 2020. L’indice di riferimento Standard & Poor’s 500 è sceso di oltre il 10% da quando Trump è entrato in carica il 20 gennaio.

Il dollaro arretra rispetto a tutte le valute mondiali. Euro a 1,14 dollari

Lo status del dollaro come valuta di riserva mondiale offre al mondo un forte segnale di scricchiolio. Oggi è il quinto giorno consecutivo in calo: il biglietto verde è sceso sotto i 143,00 yen e ha prolungato il calo del 5% registrato la scorsa settimana sul franco svizzero e l’euro sta di nuovo toccando quota 1,1400 dollari. Persino l’australiano e il neozelandese sono in rialzo contro il dollaro Usa.

I titoli del Tesoro sono più stabili, sebbene mostrino pochi segnali di inversione di tendenza rispetto al sorprendente balzo di 50 punti base dei rendimenti a lungo termine della scorsa settimana. Se sostenuto, questo rappresenterebbe un inasprimento significativo delle condizioni finanziarie e un peso morto per il mercato immobiliare, aggiungendo un ulteriore motivo per cui la Fed dovrebbe allentare i tassi, anche se l’inflazione è in aumento.

Sarà interessante vedere se l’indagine della Fed di New York sulle aspettative di inflazione, in uscita più tardi lunedì, mostrerà lo stesso picco registrato nei dati dell’Università del Michigan. I dati sulle vendite al dettaglio di marzo, pubblicati mercoledì, potrebbero essere positivi, dato che i consumatori si sono affrettati ad acquistare auto e altri beni prima dell’entrata in vigore dei dazi. Anche il Presidente della Fed Powell avrà l’opportunità di illustrare le sue previsioni mercoledì all’Economic Club di Chicago, dove la sessione di domande e risposte dovrebbe essere vivace. I mercati prevedono una probabilità del 20% di un taglio dei tassi a maggio, che salirà a quasi l’80% per giugno. Sono previsti circa 80 punti base di allentamento per l’anno, sebbene la scorsa settimana in questo periodo fossero in rialzo di circa 130 punti base.

Asia, i tech approfittano della temporanea esenzione dai dazi

In Asia, alcune società tecnologiche cercano di approfittare del periodo di esenzione dai dazi concesso da Trump venerdì, anche se oggi scoprono che è temporaneo e incerto. Le azioni di importanti fornitori di aziende come Apple, sono salite: Apple, il più grande assemblatore di iPhone, è salito fino al 7,8% prima di ridurre i guadagni e chiudere in rialzo del 3%. Quanta, produttore di laptop su contratto ha chiuso in rialzo del 5,8% e Inventec– che produce anche server per l’intelligenza artificiale – è cresciuta del 4,1%.

Le azioni della sudcoreana Samsung Electronics, fornitore di Apple e secondo fornitore di smartphone sul mercato statunitense, sono aumentati dell’1,5%. Le azioni TSMC, il più grande produttore di chip a contratto al mondo, ha chiuso in ribasso del 2,7% nonostante un’apertura in rialzo, mentre il produttore di chip di memoria SK Hynix è sceso dello 0,5%.

Borse europee viste positive. A Piazza Affari occhi su Btp, Monte Paschi e Saipem

Le borse europee dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice EuroStoxx50 +2%,.

Italia. L’agenzia Standard and Poor’s ha alzato il rating dell’Italia a BBB+ da BBB, con un outlook stabile. Da seguire l’andamento dei Btp

Banca Monte dei Paschi di Siena informa che “la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deliberato, in accoglimento della proposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il non esercizio dei poteri speciali, il cosiddetto golden power, “con riferimento all’offerta pubblica di scambio di Mps sulla totalita’ delle azioni ordinarie di Mediobanca”. Norges Bank Investment Management (NBIM) intende sostenere la nuova emissione azionaria proposta da Monte dei Paschi di Siena per finanziare la sua offerta ostile sulla rivale Mediobanca. Separatamente, il gruppo Caltagirone ha aumentato la sua partecipazione in MPS a quasi il 9,9%, ha riferito il Corriere della Sera nel fine settimana.

Banco BPM. L’ad Giuseppe Castagna, ha dichiarato domenica al Corriere della Sera che il consiglio di amministrazione della banca deciderà come votare con la sua quota del 5% all’assemblea generale di MPS in relazione all’aumento di capitale. Castagna ha aggiunto che Banco BPM desidera sviluppare il suo rapporto con MPS in qualità di secondo maggiore distributore di Anima Holding, ora che ha acquisito la società di gestione.

Eni. Mediobanca taglia il target price. E’ stata perfezionata l’acquisizione da parte di Kkr di un’ulteriore partecipazione, pari al 5%, in Enilive, per un corrispettivo di circa 601 milioni di euro.

Saipem. Mediobanca alza il giudizio a Outperform.

Stellantis ribadisce il suo impegno nei confronti dell’Italia e di tutti i suoi marchi, inclusa Maserati, con gli Stati Uniti che restano un mercato strategico per il brand del lusso del gruppo, nonostante le incertezze generate dalle misure adottate dall’amministrazione americana in tema di dazi.

Tenaris. Mediobanca taglia il giudizio a Neutral.

Unicredit. KBW alza il target price a 56,9.


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