Prende quota il recupero della Borsa di Milano dopo la caduta di ieri. In Piazza Affari l’indice FtseMib sale del 2,1%. Più modesto il rialzo delle altre Borse europee: Londra +0,1%, Parigi +0,7%, Francoforte +0,5%. I mercati apprezzano le decisioni del vertice Ue, senza troppo recriminare sulla scelta della Gran Bretagna di non sottoscrivere l’intesa. Il presidente del Consiglio europeo, Van Rompuy, ha dichiarato che l’Ue renderà disponibili 200 miliardi di euro addizionali al Fmi. I fondi dello European financial stability facility e, dal 2013, dello European stability mechanism saranno gestiti dalla Bce.
Continua però a soffrire il mercato del debito sovrano: il rendimento del Btp decennale è salito al 6,50% (+8 punti base), lo spread con il Bund si è allargato a 449 punti nonostante l’intervento della Bce a sostegno della parte breve della curva dei Btp.
Riprende quota il prezzo del petrolio che ieri ha perso il 2,1% e stamattina guadagna lo 0,4% a 98,73 dollari al barile.
A guidare il rialzo sono le banche su cui non pesa il downgrade di Moody’s sulle tre bench francesi Socgen, Crédit Agricole e Bnp Paribas. Intesa, l’unica fra le grandi banche italiane che secondo l’Authority europea Eba non deve procedere ad aumenti di capitale, sale del 4,7%. Seguono a ruota Unicredit +4,2%, Ubi +2,5%, Mediobanca +2,8% e MontePaschi +3%.
Salgono le Generali +2,7%, boccata d’ossigeno per Fondiaria-Sai +1,2%. Anche i titoli industriali recuperano: Fiat +3,8%, FiatIndustrial +3,4%, Prysmian +3,2%, Finmeccanica +2%. In crescita le quotazioni di Eni +1,4%, Enel +1% e Telecom Italia +1,3%.