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Le banche travolgono le Borse

Tonfo di Piazza Affari, al termine di una seduta pesante per i titoli delle banche: Il Ftse Mib cede il 2, 44% e si allontana ulteriormente dagli agognati 25mila punti. Pesano sul listino i cali di Banco Bpm (-5,61%), Bper (-5,38%), Unicredit (-5,16%). Le prese di profitto affossano inoltre Leonardo (-4,66%), dopo il balzo di ieri. Gli investitori vanno all’incasso anche sulla Juventus -4,23%, con la polemica sulla Superlega che continua a imperversare.

Il clima è perturbato nel resto del continente e a Wall Street. A fare paura è nuovamente la pandemia, con vaste aree del mondo sotto attacco, compreso il Giappone che teme di veder sfumare di nuovo le Olimpiadi. Tokyo ha chiuso stamane in ribasso dell‘1,97%.

In Europa, dove lo Stoxx 600 ha inanellato questo mese una serie di massimi storici, sono negativi i titoli finanziari, assicurativi e i viaggi. Francoforte cede l‘1,5%, Parigi -2,09%, Amsterdam -1,65%, Madrid -2,9%. Londra arretra del 2,03%, zavorrata dalle aziende del tabacco, poiché l’amministrazione Biden potrebbe chiedere loro di abbassare i livelli di nicotina in tutte le sigarette vendute negli Stati Uniti. 

Anche Wall Street è partita per il secondo giorno di seguito in calo e sta proseguendo la seduta in rosso, con l’attenzione rivolta soprattutto alle tante trimestrali in corso di pubblicazione. Fra queste Johnson & Johnson, che in controtendenza sale del 2,5%, dopo risultati superiori alle attese e un outlook migliorato. Gli Stati Uniti mantengono ancora lo stop sul siero dell’azienda, dopo sei casi di trombosi, ma l’Ema, che si è pronunciata oggi lo promuove e, come per AstraZeneca, dice che i benefici superano i rischi.

In ambito valutario permane la debolezza del dollaro. L’euro resta ben intonato contro il biglietto verde con un cambio intorno a 1,204. 

Un dollaro timido non basta a galvanizzare le materie prime. In particolare il petrolio guarda con preoccupazione alla lotta contro il Covid 19, che pare tutt’altro che vinta nel mondo, con inevitabili conseguenze sulla mobilità. Il contratto Brent giugno 2021 perde l‘1,8% e tratta a 65,85 dollari al barile. Siamo in ogni caso lontani anni luce dallo storico crollo che un anno fa fece precipitare i future del greggio sotto zero. Pallido rialzo per l’oro.

In un clima di minor propensione al rischio sale lo spread fra Btp e Bund decennali che si innalza a 104 punti base (+2,09%). Stabile il rendimento per il titolo italiano, +0,78%, ma c’è un leggero calo per quello tedesco a -0,26%. In attesa dell’avvio della revisione del rating dell’Italia da parte delle varie agenzie e della riunione della Bce, giovedì, la Banca d’Italia sottolinea che la stabilizzazione del debito pubblico tricolore su livelli molto elevati espone il paese a rischi derivanti da tensioni sui mercati finanziari o da nuovi shock economici, e che l’attività economica potrebbe essere rimasta pressoché stabile nei primi tre mesi dell’anno in corso, dopo la forte caduta del trimestre precedente.

Giornata positiva per il Btp Futura, il bond destinato ai risparmiatori e con un ‘premio’ legato al tasso di crescita del Pil che serve a finanziare le misure per la ripresa economica post Covid-19 e la campagna di vaccinazioni. Il secondo giorno di offerta si è chiuso con richieste per 1,39 miliardi di euro, sulla base di 35 contratti. Complessivamente, tra primo e secondo giorno, le domande sono arrivate a 3,67 miliardi di euro.

In questo clima gli investitori propendono per una rotazione su titoli, nella speranza che la campagna vaccinale offra a breve nuovi spunti di ottimismo.

Nel settore bancario gli aggiornamenti Consob rivelano che BlackRock ha ridotto la propria quota nell’azionariato di Unicredit portando la partecipazione al 4,966% dal 5,113% precedente.

Creval frena la sua corsa e perde il 2,21% chiudendo a 11,96 euro, sotto il prezzo di 12,20 euro rilanciato da Credit Agricole con possibilità di arrivare a 12,50 se le adesione supereranno il 90%, nell’Opa che ci conclude domani e che a ieri ha visto scarse adesioni. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo il prezzo offerto da Credit Agricole “incorpora pienamente il valore di Creval su base stand-alone limitando il premio di takeover al 2-4%, nonostante le significative sinergie e il valore derivante dalla trasformazione delle DTA in crediti di imposta.

La chiusura è fortemente negativa per i titoli petroliferi: Tenaris -4,44%; Saipem -3,55%. Bell’auto male Exor -4,11% e Stellantis -4,04%.

Ferrari perde l‘1,31%. La società rende noto di aver nominato Charlie Turner è Chief Content Officer, nuova posizione manageriale istituita dalla società. urner entra a far parte di Ferrari dopo aver ricoperto il ruolo di direttore editoriale di TopGear, trasmissione della Bbc, per la quale nel corso degli ultimi dieci anni ha guidato la crescita e lo sviluppo di una delle più grandi community mondiali di temi riguardanti le auto e i motori. 

Telecom segna -2,6% e segue con apprensione la vicenda della Superlega, visto l’accordo di distribuzione con Dazn che si è aggiudicata i diritti televisivi delle partite di serie A per le prossime tre stagioni.

Tra i titoli a maggiore capitalizzazione, si salvano dalle vendite Diasorin +0,97%, Amplifon +0,88%, Recordati +0,13%.

Fuori dal paniere principale Mediaset perde il 5,28% a seguito delle decisioni del Tribunale di Milano che ha riconosciuto al gruppo di Cologno Monzese un risarcimento inferiore alle attese nell’ambito della causa con Vivendi.

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