Rimbalza Piazza Affari dopo lo scivolone di ieri. L’indice Ftse Mib guida i listini europei: l’indice Ftse Mib avanza dello 0,7% circa attorno a quota 22.300. Seguono Parigi +0,2% e Francoforte +0,3%. Londra +0,2%. I listini sembrano così aver accantonato, almeno per il momento, i timori legati al caos in Catalogna, anche se la borsa di Madrid è la più debole al momento (-0,08%). Oggi del resto il premier Mariano Rajoy è a Bruxelles per il consiglio europeo. Resta l’attesa per il prossimo giovedì quando la Banca centrale europea farà il primo passo per cambiare la propria politica monetaria e probabilmente ridurrà l’acquisto mensile di asset a 30 miliardi di euro, dagli attuali 60 miliardi di euro, per 9 mesi a partire da gennaio 2018.
Dollaro in ripresa: il cross scende sotto 1,18 da 1,185 di ieri. In risalita il rendimento delle obbligazioni. Il Bund tedesco sale a +0,44% da +0,39%. Btp 10 anni al 2,04%. Lo spread Spagna/Italia scende sotto quota 40 punti base per la prima volta nel 2017. Va alla riscossa Fiat Chrysler +2%. Le vendite massicce di ieri sono partite quando Automotive News ha riportato che il gruppo ha tagliato la produzione negli impianti italiani dedicati a Alfa Romeo e Maserati, in seguito alle nuove regole più rigide sull’import cinese. Goldman Sachs e Barclays hanno ribadito in serata il loro giudizio positivo. Gli americani hanno confermato il Buy, target 25,30 euro, i britannici la raccomandazione Overweight, target 18 euro.
La tedesca Daimler guadagna l’1%, stamattina la casa automobilistica tedesca ha pubblicato i dati del trimestre. Utile nel terzo trimestre in calo a causa di una campagna di richiamo dei veicoli per emissioni eccessive sulle Mercedes diesel. Nel terzo trimestre l’utile è sceso del 16% a 2,18 miliardi. Per l’intero esercizio il management conferma però un “netto rialzo” di fatturato e Ebit. In ripresa anche Stm +1%. Ieri sera l’indice Sox dell’industria dei semiconduttori, ha chiuso poco sotto la parità, in recupero dal -1,8% di avvio seduta.
Si rafforzano le banche, Ubi Banca +0,9%, Unicredit +2%, Intesa +0,6%, Banco Bpm +1,5%. Il mercato attende il via libera della Consob al rientro di Mps in Piazza Affari che dovrebbe aver luogo lunedì 23 ottobre. E intanto questa mattina gli analisti di Banca Imi hanno fatto due calcoli su quelli che potrebbero essere i risultati trimestrali della banca senese in via di pubblicazione il 27 ottobre. Le attese sono per una perdita di 177 milioni di euro nel periodo al 30 settembre che si vanno a confrontare con un rosso di 1,151 miliardi di euro un anno fa. Generali è in rialzo dello 0,5%.
Brent in retromarcia di circa mezzo punto. Fonti segnalano che l’oleodotto in Iraq conteso tra lealisti e curdi trasporta regolarmente circa 200mila barili al giorno. Intanto, aumenta la probabilità che i Paesi produttori concordino un prolungamento dei tagli per tutto il 2018.
Rimbalza Saipem +1,5%, Eni +0,2%. Telecom Italia avanza del 2,04% dopo l’incontro tra l’ad Amos Genish e il ministro Carlo Calenda. Il ministro si è detto favorevole allo scorporo e quotazione della rete Telecom e non ritiene necessario un intervento della Cdp.