A metà seduta lo Spread Btp-bund è in leggero calo a quota 313 e il FtseMib viaggia in rialzo dello 0,87%, trainato in territorio positivo dal rally delle banche dopo una partenza in rosso. Corrono Bpm +3,07%, Bper +2,45%, Banco popolare +2,31%, Ubi Banca +2,30%, Unicredit +2,22%.
Deboli a ridosso della parità le altre piazze europe: Londra viaggia a +0,08%, Francoforte è scivolata sotto la parità a -0,02% e Parigi segna +0,22%. L’euro risale a 1,3062 aiutato anche dal positivo risultato elettorale a sostegno di Rajoy in Galizia, continuano però a preoccupare le spinte indipendentiste nei Paesi Baschi.
Intanto Eurostat ha rivisto al rialzo al 9,4% il dato del 2011 del rapporto deficit/pil in Spagna e in Grecia sulla base alle cifre fornite dagli stati. A livello di Eurozona il dato sul deficit/pil 2011 è al 4,1% dal 6,2% del 2010, mentre nella Ue il rapporto è al 4,4% dal 6,5% del 2010. In aumento invece il rapporto debito/Pil salito all’87,3% dall’85,4% di fine 2010 nell’Eurozona e all’82,5% dal 80,0% nella Ue.
Dati negativi da Giappone e Australia: a settembre è crollato l’export giapponese con un calo delle vendite verso Cina e Europa mentre l’Australia ha rivisto al ribasso le stime di crescita al 3% per il 2012-13 (contro il precedenre +3,25%) e ha ridotto anche le stime sul surplus di bilancio spiegando che la sua economia, incentrata sulle materie prime, risente dell’aggravarsi della congiuntura mondiale.
Mentre si attende il terzo dibattito tra Barack Obama e Mitt Romney per la corsa presidenziale negli Usa, nel Vecchio Continente si registrano tensioni crescenti tra Germania e Gran Bretagna. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha messo in guardia il premier britannico David Cameron dal continuare a porre il veto sulla questione del bilancio Ue, pena la cancellazione del prossimo vertice europeo, in programma a novembre.
In fondo al Ftse Mib scendono Snam -3% dopo lo stacco del dividendo a 0,1 euro per azione. Citigroup ha limato il prezzo obiettivo confermando la raccomandazione buy. Diasorin -2,59%, Prysmian -1,32% dopo che la concorrente Nexans ha rivisto al ribasso i target di vendita. Mediaset -1,20% sotto pressione in attesa dei conti del terzo trimestre, che verranno pubblicati il 13 novembre e che, secondo gli analisti, mostreranno risultati inferiori alle precedenti stime.