Le banche pesano su Piazza Affari. A metà mattina il Ftse Mib viaggia in rosso di circa un punto percentuale, trascinato al ribasso dai titoli degli istituti di credito.
Il peggiore è quello di Banca Pop Milano (-2,95%), seguito dalle azioni di Intesa Sanpaolo (-2,23%), Banca Pop Emilia Romagna (-2,13%) e Banco Popolare (-2,06%). Male anche Unicredit (-1,88%), Mediobanca (-1,78%), Mps (-1,93%) e Ubi (-2%). A pesare sul comparto è l’analisi annunciata dalla Bce sui conti di 128 banche europee, di cui 15 italiane.
In realtà non si ravvisano particolari elementi di sorpresa nell’elenco dei criteri annunciati da Francoforte, che chiederà un common equity ratio dell’8% per tutte le banche coinvolte e userà la definizione armonizzata dell’Eba per i non performing loans.
“E’ il sentiment sul mercato che è cambiato – spiega un trader –. Le nuove regole non mostrano niente di preoccupante per le banche italiane a livello sistemico, ma potrebbero impattare su qualche banca a media capitalizzazione. Probabilmente serve come pretesto per prendere beneficio dopo il recente rally”.
Il titolo peggiore sul listino milanese è però quello di Stm (-6,8%), affossato dalla revisione dei target e dai conti del trimestre, che hanno registrato una perdita netta di 142 milioni di dollari, a seguito di svalutazioni per 120 milioni. Secondo il presidente e Ad Carlo Bozotti c’è stata una “performance superiore al mercato”, che però è stata “più tiepida del previsto”.
Viaggiano in controtendenza Gtech (+1,8%) e Campari (+1,15%).
A livello europeo, forti vendite anche alla Borsa di Madrid (1,69%). Perdite inferiori al punto percentuale per Francoforte (-0,5%), Parigi (-0,72%) e Londra (-0,5%).