Continua la buona intonazione di Wall Street che legge il prossimo rialzo dei tassi Usa in maniera positiva: è la dimostrazione che l’economia Usa è solida e una mossa, grazie al rafforzamento del dollaro, a ulteriore sostegno delle aziende europee. Il Ftse Mib chiude in rialzo dell’1,66%, miglior listino europeo dopo Madrid, spinto dalle banche, Parigi +1,13%, Francoforte +1,47% e Londra +0,7%. Lo spread Btp-Bund chiude in calo di quattro punti a 128 punti e rendimento all’1,44%
Nell’Eurozona la notizia del giorno è l’accordo con i creditori, che aprirà alla nuova tranche di aiuti da 10,3 miliardi, ma soprattutto il via libera alla ristrutturazione del debito di Atene. Il rendimento del decennale governativo ellenico si contrae di 20 punti base a 6,85%, quello a 2 anni crolla di 130 punti base a 5,90%.
A Wall Street gli acquisti premiano le banche che con le assicurazioni sono il comparto che potrebbe trarre beneficio da una fase di tassi in rialzo. Il dollaro è il lieve flessione ma nel complesso consolida i guadagni delle ultime due sedute (1,11535). Il petrolio sale: il Brent dell’1% a 48,9 dollari al barile, il Wti a 48,91 dollari +0,6%. Occhi su Monsanto dopo il no all’Opa di Bayer.
A Piazza Affari il rialzo è guidato dalle banche: Banco popolare +8,73% e Bpm +8,27%, guidano i guadagni delle blue chip, migliori titoli del Ftse Mib. Il mercato approva il via libera alla fusione e la nascita di Banco Bpm. Ubi Banca +7,22%. Ma parte del merito del rialzo bancario è dovuto a un annuncio della Bce su una possibile soluzione a livello europeo dei crediti bancari incagliati.
Unicredit, più a distanza, sale del 2,42% all’indomani del passo indietro di Federico Ghizzoni e dell’avvio ufficiale della successione al vertice. Gli analisti di Kepler Cheuvreux confermano oggi la raccomandazione buy sul titolo. Per quanto riguarda il toto nomine, in testa Marco Morelli, ex Intesa, oggi alla testa di Bank of America nell’area Emea. In corsa anche Sergio Ermotti (Ubs), l’ad di Mediobanca Alberto Nagel, e Jean-Pierre Mustier di Socgen. La decisione sarà presa nel cda del 9 giugno.
In evidenza anche Anima +5,67% ed Exor +5,32%. Eni +3,45% promossa a Buy da Cheuvreux, Saipem +1,5%. Sale ancora Monte Paschi +0,98%, dopo l’impennata di ieri (+10,5%) in risposta all’annuncio da parte di Danielle Nouy, responsabile della vigilanza europea, di un nuovo piano per le sofferenze dell’Eurozona.
Non mancano però i segni meno. In fondo al Ftse Mib ci sono Atlantia -1,48%, Banca Mediolanum -1,29%, Luxottica -1,11%, Moncler -0,86% e Ferragamo -0,61%.