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Le banche frenano la Borsa, ma Piazza Affari chiude in rialzo: il FtseMib sfiora quota 23mila

Borse a due velocità ma Milano chiude in territorio positivo (+0,3%): pesa la flessione di Saipem e delle banche – Azimut guida i rialzi, seguita da Stm, Luxottica, Moncler, Atlantia e Fca – Asta Bot: rendimenti a 6 e 12 mesi ai minimi storici – Spread in lieve aumento – Consob sospende l’Opa Ray Way ma gli azionisti di Ei Towers aumentano il capitale.

Le banche frenano la Borsa, ma Piazza Affari chiude in rialzo: il FtseMib sfiora quota 23mila

Finale di settimana in ripresa per i mercati, dopo le tensioni degli ultimi giorni. Piazza Affari avanza dello 0,37%, poco sotto quota 23 mila punti, davanti a Francoforte (+0,18) e Londra (-0,59%) ma dietro Parigi (+0,58%), sostenuta dall’aumento dell’indice dei consumi, ai massimi da 4 anni. Anche la Confcommercio vede una modesta ripresa dei consumi e il Pil in risalita all’1,1% entro la fine dell’anno.

Dopo l’asta dei Bot a 6 mesi, scivolato a un rendimento pari allo 0,04%, il tasso del Bot a 12 mesi è sceso a un nuovo minimo storico di 0,06%. Nell’arco della settimana il rendimento del BTP 2 anni è salito allo 0,22% da 0,15%, mentre quello del BTP 5 ani è salito allo 0,6% da 0,45%. Infine, il rendimento del Btp 10 anni è salito a 1,31%, 20 punti base sopra i recenti minimi assoluti mentre il Bund di pari durata tratta a 0,22%, anch’esso su nuovi minimi.

Sarà l’ennesimo week end caldo sul fronte della Grecia: le riserve si stanno esaurendo e il piano da presentare all’Eurogruppo non è ancora pronto. Il ministro delle Finanze Varoufakis ha detto che le voci sulle sue dimissioni “sono davvero molto divertenti”.

Il cambio euro-dollaro chiude la settimana a 1,0867. 

Poche sorprese dal dato definitivo del Pil americano del quarto trimestre 2014: la crescita è stata confermata al 2,2%, la stessa della prima rilevazione, mentre gli economisti in media si aspettavano un miglioramento a +2,4%. 

In attesa del discorso che Janet Yellen terrà questa sera a San Francisco, Wall Street si accinge a chiudere la settimana in ribasso: da lunedì il Dow Jones accusa per ora un ribasso del 2,3%, il Nasdaq del 2,8%. In ribasso anche l’S&P 500. In apertura di seduta, tuttavia, gli indici tentano d’imboccare la via del recupero e danzano intorno alla parità.

Il peggior titolo della settimana del Dow Jones è American Express con un calo del 5,5%.

Torna a scendere il petrolio: il Wti a 50,2 dollari (-1,18) Brent poco sotto i 58 dollari.

Seduta nervosa per i titoli bancari sotto la scure della revisione dei target price da parte di Hsbc. Il Monte Paschi perde lo 0,9%: il giudizio di Hsbc passa da Underwieght a Reduce sulla base di un prezzo obiettivo ridotto a 0,31 euro. In calo anche Bpm (-1,31%), con target price tagliato da 0,86 a 0,80.

Hsbc ha anche ridotto a hold il rating di Banca Intesa (+0,32%) e di Unicredit (-0,16%). 

Sale invece Prysmian (+0,96%). La società guiderà un consorzio di 7 aziende per la realizzazione della nuova connessione elettrica Italia-Francia. La parte di commesse per la società guidata da Valerio Battista si aggira sui 200 milioni.

In buon rialzo anche Fincantieri (+2,84%) che si è aggiudicata la commessa di cinque navi da crociera per Carnival.

Bnp Paribas ha aumentato la posizione short su Telecom Italia (-0,37%) dallo 0,89 all’1,25%. A Parigi Vincent Bolloré, dopo aver rafforzato la sua posizione in Vivendi al 10,2% ha intimato al gestore hedge Paul Schoenfeld di desistere dall’azione di proxy nei confronti del gruppo: la legge francese, ha scritto il finanziere bretone, vieta a soci extra-Ue di comprare più del 20% di aziende attive nel ramo tv, vedi TFF1. 

Consob sospende l’Opa Ray Way ma gli azionisti di Ei Towers aumentano il capitale di 373 milioni di euro.

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