Le Borse europee s’avviano ad un finale di settimana positiva grazie alla spinta di banche ed assicurazioni. A Piazza Affari la spinta è accentuata dall’attesa di un accordo tra Telecom e Mediaset.
L’indice Ftse Mib accelera oltre quota 22.500 con un rialzo oltre lo,80%. In robusto rialzo anche Parigi e Francoforte, poco sotto lo 0,7%. Positive le previsioni anche per Wall Street che oggi, in omaggio al Black Friday, osserverà l’orario ridotto. Grazie al rimbalzo di oggi, la settimana delle borse del Vecchio Continente si sta per chiudere con un bilancio positivo. Il parziale vede l’Eurostoxx in guadagno dell’1%, l’FtseMib viaggia a un ritmo doppio: +2%.
Lo spread Btp/Bund viaggia invariato odierna, con il mercato italiano che rimane in prossimità dei livelli di inizio novembre. Il tasso decennale è sotto l’1,80%, lo spread è di 143 punti.
Sul fronte macro, sale ancora il petrolio. Il Wti americano si spinge in rialzo dell’1,1% su nuovi massimi dal 2015. Brent 63,70 dollari. La Russia è pronta a discutere dell’estensione dell’accordo sul taglio della produzione di greggio decisa dai paesi Opec e non Opec alla prossima riunione di Vienna in calendario per il 30 novembre. Lo ha detto il ministro dell’Energia russo Alexander Novak al summit del gas in Bolivia.
Eni -0,2%, Saipem -0,1%, guarda al business delle rinnovabili oltre che all’alta velocità ferroviaria. Lo dice l’ad Stefano Cao. Il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Claudio Costamagna, si augura che la capitalizzazione della società torni ai livelli di 4-5 anni fa.
In deciso rialzo Mediaset +4,55%, con forti volumi, sulle indiscrezioni di stampa di un accordo imminente con Vivendi per porre termine al contenzioso dopo la mancata acquisizione della pay tv Premium da parte dei francesi. Il titolo ha leggermente ridotto i rialzi dopo che il Cfo Marco Giordani ha detto a Reuters che le trattative sono ancora in corso e una chiusura non sembra così imminente.
Positiva anche Telecom Italia +1,45%: in attesa del cda del 5 dicembre il mercato scommette sulla separazione della rete fissa. L’operazione consentirebbe poi a Tim e Mediaset di formare un unico gruppo multimedia.
In evidenza anche le banche (indice di settore +2%). Gli acquisti si concentrano soprattutto sulle ex Popolari: Bper +5,8%, Banco Bpm +6,4, Ubi +4,7% e Unicredit +2,1%. Gli acquisti sono sostenuti dalla notizia che il Parlamento europeo sta studiando uno “scivolo” per agevolare lo smaltimento dei crediti deteriorati. Inoltre, il consiglio Ue sta contestando, secondo alcune voci, il diritto della Vigilanza Ue a varare l’addendum sugli Npl nella versione voluta da Danielle Nouy.
Bene Intesa +1,3%, Unicredit +2%, richiederà di ottenere la garanzia per le cartolarizzazioni delle sofferenze (gacs) sulla tranche più senior del progetto Fino. Banca Carige +1%, dovrebbe accettare l’offerta vincolante di Christofferson Robb (Crc) per Creditis. Creval +3%.
Yoox +0.9% festeggia il Balck Friday: stamattina Banca IMI ha alzato la raccomandazione a Add (accumulare) da Hold.