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Lazio-Samp è quasi un derby. Napoli-Fiorentina, voglia di rilancio

Il ritorno di Ranieri all’Olimpico sulla panchina della Samp trasforma l’incontro con la Lazio in una sorta di stracittadina nella quale la squadra di Inzaghi punterà alla dodicesima vittoria consecutiva – Gattuso e Iachini cerano punti per rilanciare il Napoli e la Fiorentina

Lazio-Samp è quasi un derby. Napoli-Fiorentina, voglia di rilancio

A caccia di un sogno. Lazio e Napoli inaugurano il girone di ritorno con due partite molto importanti, forse decisive ai fini dei rispettivi obiettivi. Le sfide con Sampdoria (ore 15) e Fiorentina (20.45) infatti vanno vinte a tutti i costi, pena inserirle nel faldone delle occasioni sprecate. Che, nel caso degli azzurri di Gattuso, è decisamente più ricco di quello di Inzaghi, come del resto dimostrato dalla classifica. A dire il vero la Lazio sta andando addirittura meglio di quanto non si aspettasse in estate, ma siccome l’appetito vien mangiando, ecco che l’idea di lottare per lo scudetto si sta facendo largo dalle parti di Formello, tanto più che all’appello manca ancora la partita col Verona. 

Certo, per continuare a sognare è necessario battere la Sampdoria, per poi tuffarsi a capofitto in una settimana caldissima, che vedrà prima il quarto di Coppa Italia contro il Napoli e subito dopo il derby con la Roma. “Il nostro obiettivo resta la zona Champions, ho parlato di scudetto solo in virtù delle undici vittorie consecutive – s’è schermito Inzaghi. – Abbiamo fatto un girone d’andata strepitoso e ora vogliamo ricominciare da qui. Il percorso sin qui è stato straordinario ma incontreremo avversari forti che renderanno difficile il nostro cammino”. 

Un po’ di acqua sull’incendio d’entusiasmo biancoceleste potrebbe anche far bene, di certo però il tecnico sa bene che la sua, al momento, è una delle squadre più in forma del campionato e non vuole certo fermarsi proprio ora. La caccia al dodicesimo successo consecutivo parte senza lo squalificato Lulic e con un Correa a mezzo servizio, per il resto però tutti abili e arruolati, dunque 3-5-2 d’ordinanza con Strakosha in porta, Luiz Felipe, Acerbi e Radu in difesa, Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Jony a centrocampo, Caicedo e il capocannoniere Immobile in attacco.

Di fronte ci sarà la Sampdoria del romanista Ranieri, deciso a fare uno sgambetto ai rivali con il consueto 4-4-2 con Audero tra i pali, Bereszynski, Chabot, Colley e Murru nel reparto arretrato, Thorsby, Ekdal, Vieira e Linetty in mediana alle spalle della coppia offensiva composta da Gabbiadini e Quagliarella. In serata i riflettori si sposteranno sul San Paolo, dove il Napoli, dopo il successo in Coppa col Perugia, cercherà di tornare alla vittoria anche in campionato. Di fronte però non ci saranno gli umbri di Cosmi ma la rinata Fiorentina di Iachini, capace di battere la Spal e, soprattutto, di eliminare l’Atalanta.

Un bel banco di prova per Gattuso, consapevole che i 3 punti sono sostanzialmente obbligati: viceversa la settimana che sta per cominciare (Lazio in Coppa Italia e Juventus) sarebbe davvero pesante. “Sappiamo che per noi è molto importante, ci giochiamo tanto – ha confermato il tecnico azzurro senza giri di parole. – Non pensiamo a Lazio e Juve ma solo a prenderci i tre punti. Da quando sono qui non abbiamo fatto grandi numeri in casa, ora giochiamo contro una squadra viva, che tiene bene il campo e corre tantissimo. La nostra Champions, ad oggi, è battere la Fiorentina”. 

In effetti l’undicesimo posto in classifica impone un cambio di marcia deciso, altrimenti il rischio di non qualificarsi nemmeno in Europa League diventerebbe realtà. Il Napoli, a secco di vittorie al San Paolo addirittura dal 19 ottobre, potrà contare sui due nuovi acquisti Demme e Lobotka (panchina per entrambi), ma non su  Koulibaly e Mertens, ancora ai box come Maksimovic, Ghoulam, Malcuit e Younes. Gattuso si affiderà dunque a un 4-3-3 con Ospina in porta (Meret è convocato ma non ancora al meglio), Hysaj, Di Lorenzo, Manolas e Luperto in difesa, Allan, Fabian Ruiz e Zielinski a centrocampo, Callejon, Milik e Insigne in attacco. 

Classico 3-5-2 invece per Iachini, che eccezion fatta per il lungodegente Ribery può contare su tutta la rosa, compreso il nuovo arrivato Cutrone, già in gol mercoledì con l’Atalanta. Tra i pali ci sarà Dragowski, con Milenkovic, Pezzella e Caceres nel reparto arretrato, Lirola, Benassi, Pulgar, Castrovilli e Dalbert in mediana, Chiesa e appunto Cutrone coppia offensiva.  

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