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Lazio-Roma, il derby per tornare a sognare. Juve in vetta, Inter e Napoli inseguono, il Milan delude

FIRSTonline

La Juve ingrana la quinta e sorpassa l’Inter, il Milan si ferma anche Lecce e scivola via dal discorso Scudetto. I risultati del sabato non regalano sorprese a Torino, dove la solita Signora cinica e concreta si prende i 3 punti a spese del Cagliari, a differenza del Via del Mare, teatro di un pareggio-thriller con tanto di colpo di scena finale del Var.

Inter e Napoli hanno ulteriori motivi per battere Frosinone (ore 20.45) ed Empoli (12.30), una per riprendersi il primo posto (e non presentarsi allo scontro diretto con la Juve dietro), l’altra per scavalcare il Milan. Discorso a parte lo merita il derby di Roma, dove oltre ai motivi di classifica (entrambe, con una vittoria, si avvicinerebbero alla zona Champions) ci sono quelli ambientali, perfino più importanti in una piazza bollente come quella capitolina.

Juventus – Cagliari 2-1, Bremer e Rugani portano Allegri in vetta al campionato

Quinta vittoria consecutiva per la Juventus, la sesta nelle ultime sette partite, ovviamente di corto-muso. L’unica novità rispetto alle ultime uscite è il gol subito da Szczesny, il primo dopo un mese e mezzo di imbattibilità, ma poco importa visto che i bianconeri sono riusciti a segnarne due, sfruttando un’altra arma della casa come le palle inattive.

Dopo un primo tempo bloccato e privo di grandi emozioni, nel quale era stato il Cagliari a rendersi più pericoloso con Viola e Dossena, la Signora è riuscita a passare avanti al minuto 60 grazie a Bremer, bravo a staccare di testa e a concretizzare l’assist di Kostic. Situazione simile 10’ dopo, quando Rugani ha infilato Scuffet insaccando da calcio d’angolo, peraltro dopo aver colpito la traversa. Pratica chiusa? No, perché i sardi sono riusciti ad accorciare le distanze con Dossena (75’) e nel finale, sempre con il difensore, hanno addirittura sfiorato il pareggio, trovando però l’opposizione del solito Szczesny, sempre decisivo nelle poche volte in cui viene chiamato in causa. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, con Allegri che può sedersi in poltrona a gustarsi le gare odierne, prima di iniziare la preparazione in vista dell’Inter.

Allegri pensa già all’Inter: “Loro favoriti per lo Scudetto, ma in gara secca può succedere di tutto”

Era importante vincere per la classifica e allungare sulle inseguitrici – il commento del tecnico bianconero -. Il Cagliari veniva da un ottimo momento e dopo il 2-0 ci siamo fermati nella gestione della palla, prendendo poi un gol che potevamo evitare. Bisogna essere più efficaci e sereni nell’ultimo passaggio, ma la squadra è in crescita e ha uno spirito straordinario, inoltre ora abbiamo più pazienza quando non troviamo il gol e restiamo compatti in attesa dell’occasione giusta. Bisogna tenere il profilo basso per creare quella normalità che in bianconero vuol dire vincere le partite, lavorando sui nostri limiti che possono diventare punti di forza. La sfida con l’Inter? In una partita secca può succedere di tutto e quindi non so chi sia favorito, loro lo sono sicuramente per lo scudetto, noi però dobbiamo essere bravi a stare lì vicino”.

Lecce – Milan 2-2: il Diavolo si fa rimontare dal Lecce, nel finale il Var annulla il clamoroso 3-2

Altro passo falso invece per il Milan, che rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria (in campionato). Il pareggio di Lecce è quasi una sconfitta, tanto più che i rossoneri hanno addirittura rischiato di perderla: in pieno recupero, infatti, Piccoli aveva trovato il clamoroso 3-2 con un tiro dalla distanza, ma il Var ha annullato per un fallo a inizio azione su Thiaw. Al di là dell’episodio in questione, comunque, resta la rimonta giallorossa dal risultato iniziale di 0-2, firmato da Giroud (28’) e Reijnders (35’) in un primo tempo che sembrava confermare gli ottimi segnali di martedì, nonostante l’infortunio di Leao agli albori del match. Nulla di più sbagliato, perché la ripresa è stata totalmente di marca leccese, a conferma che questo Diavolo non riesce proprio a gestire le partite: il gol di Sansone (66’) ha rianimato la squadra di D’Aversa e messo in crisi quella di Pioli, tanto che 4’ più tardi è arrivato il 2-2 di Banda, figlio di una sciagurata palla persa da Musah in fase di impostazione. Da lì in poi è stato il Lecce ad andare più vicino alla vittoria, con un clamoroso palo di Sansone e l’episodio sopraccitato di Piccoli. A completare il disastro ci si è messo Giroud, espulso per proteste in pieno recupero: il francese salterà la sfida con la Fiorentina del prossimo turno, creando un ulteriore problema a Pioli.

Pioli torna nel mirino: “Non sono soddisfatto, stiamo perdendo troppi punti”

Non sono assolutamente soddisfatto– ha confermato il tecnico in sala stampa -. Nel secondo tempo abbiamo giocato con una frenesia che non ci contraddistingue, dovevamo controllare meglio la partita e gestire meglio la palla. Abbiamo avuto due occasioni per andare sul 3-0, ma gestito troppo poco la palla e concesso spazio agli avversari che ci hanno punito. Abbiamo preso un gol identico su calcio d’angolo come martedì col Psg, sono errori che stiamo pagando a caro prezzo. Dobbiamo lavorare sulla tenuta mentale, stiamo perdendo dei punti che ci penalizzano in classifica e ci allontanano dalla vetta, sono situazioni che dovremo affrontare bene”.

Lazio – Roma (ore 18, Dazn)

L’appuntamento clou della domenica è sicuramente il derby della Capitale, anche perché la classifica deficitaria di entrambe lo rende ancor più delicato del solito.

La Lazio occupa un tristissimo decimo posto e punta a confermarsi dopo la fondamentale vittoria sul Feyenoord, la Roma, seppur con un solo punto di vantaggio, è invece più vicina alla zona europea, ma deve fare i conti con il passo falso di Praga, l’ennesimo di una stagione che non riesce proprio a decollare. E così il derby capitolino numero 181 (159 in Serie A) assume un peso enorme sia per questioni ambientali che sportive, con il rischio che la paura di perderlo possa addirittura superare la voglia di vincerlo.

La Lazio, stando a quanto accaduto in Europa (e alle 48 ore in più di riposo), sembrerebbe favorita, anche in virtù dei precedenti tra Sarri e Mourinho (3 vittorie per Mau, 1 sola per Mou), ma la Roma ha già dimostrato più volte (l’ultima domenica scorsa contro il Lecce) di sapersi rialzare anche nei momenti più difficili. 

Lazio – Roma, le formazioni: Pedro al posto di Zaccagni, Mou spera in Dybala e Lukaku

Assenze pesanti da ambo le parti, con Sarri che perde Zaccagni (ma recupera Luis Alberto) e Mourinho che deve rinunciare nuovamente a Pellegrini e Smalling. La Lazio punterà così su un 4-3-3 con Provedel in porta, Lazzari, Patric, Romagnoli e Hysaj in difesa, Guendouzi, Rovella e Luis Alberto a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Pedro in attacco. Consueto 3-5-2 anche per la Roma, che risponderà con Rui Patricio tra i pali, Mancini, Llorente e Ndicka nel reparto arretrato, Karsdorp, Cristante, Paredes, Aouar e Zalewski in mediana, Dybala e Lukaku coppia offensiva.

Inter – Frosinone (ore 20.45, Dazn)

Partita interessante anche a San Siro, dove l’Inter di Inzaghi riceverà il Frosinone di Di Francesco, una delle sorprese più belle di questo campionato. Sulla carta, inutile dirlo, i nerazzurri sono favoritissimi, ma i ciociari verranno a giocarsela, forti di una classifica serena e tranquilla. La pressione del dover vincere è tutta per l’Inter, questo però non rappresenta un problema, anzi può perfino far comodo a Inzaghi, chiamato a stimolare la squadra a soli quattro giorni dalla trasferta di Salisburgo, che ha decretato il passaggio agli ottavi. La vittoria della Juventus, comunque, dovrebbe bastare a tenere sulla corda i nerazzurri, tanto più che dopo la sosta ci sarà proprio lo scontro diretto di Torino e arrivarci davanti, per ovvi motivi, sarebbe decisamente importante. Potrà il Frosinone interrompere, o quantomeno rallentare, la corsa dell’Inter? Le possibilità sono poche, ma il campo, si sa, può sempre riservare sorprese.

Inter – Frosinone, le formazioni: Inzaghi punta sui “titolari”, davanti si rivede la Thu-La

Dopo il turnover di Salisburgo si rivedrà l’Inter “titolare”, anche perché l’idea di Inzaghi era proprio quella di far riposare alcuni uomini per poi averli freschi in campionato. Il 3-5-2 nerazzurro vedrà così Sommer in porta, De Vrij, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Thuram e Lautaro in attacco. Consueto 4-3-3 anche per il Frosinone di Di Francesco, che tenterà l’impresa con Turati tra i pali, Lirola, Okoli, Monterisi e Marchizza nel reparto arretrato, Mazzitelli, Barrenechea e Reinier in mediana, Soulé, Cuni e Ibrahimovic (omonimo, ovviamente, di Zlatan) nel tridente offensivo.

Napoli – Empoli (ore 12.30, Dazn e Sky)

Gara da non sbagliare per nessun motivo pure a Napoli, dove il borsino di Garcia è tornato a scendere dopo il pareggio contro l’Union Berlino. Risultato che ha suscitato malumori a tanti, a cominciare da De Laurentiis: il presidente ha voluto parlare con il tecnico già negli spogliatoi dopo la partita, per poi presentarsi il giorno successivo a Castelvolturno e incontrare tutta la squadra.

Gli azzurri continuano a inciampare proprio quando sembrano sul punto di spiccare il volo, inoltre soffrono maledettamente lo stadio Maradona, un tempo alleato numero uno. Nelle sette partite giocate in casa in stagione, infatti, sono arrivate solo due vittorie a fronte di tre sconfitte e due pareggi, l’ultimo mercoledì contro il derelitto Union Berlino, reduce da 12 ko consecutivi e capace invece di strappare un punto. Il “mal di casa” va risolto al più presto e il lunch match contro l’Empoli, in questo senso, sembra essere quello giusto: i toscani però hanno già espugnato il Franchi di Firenze, dunque non vanno assolutamente sottovalutati.

Napoli – Empoli, le formazioni: Raspadori favorito su Simeone, Andreazzoli perde Baldanzi

Non sono previste grosse novità di formazione, anche perché Osimhen è ancora indisponibile (tornerà a Bergamo dopo la sosta) e le alternative continuano a convincere poco. L’unica novità rispetto a mercoledì sarà sulla fascia sinistra, dove Olivera sostituirà Mario Rui, per il resto solito 4-3-3 con Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani (ha rinunciato alla convocazione del Kosovo per esserci), Natan e Olivera in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Raspadori (leggermente favorito su Simeone) e Kvaratskhelia in attacco. Grossa tegola per Andreazzoli, che ha perso Baldanzi nella rifinitura di ieri (distorsione alla caviglia, salta anche l’Under 21) e dovrà così virare su un 4-3-2-1 con Berisha tra i pali, Ebuehi, Ismajli, Luperto e Cacace nel reparto arretrato, Marin, Grassi e Maleh in mediana, Cancellieri e Gyasi alle spalle dell’unica punta Caputo.

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