Un sabato che scotta. Anticipi con vista scudetto, Champions e salvezza in questa 25esima giornata, già aperta ieri dal successo del Bologna sul Torino (3-2). Si parte con Atalanta-Cagliari (ore 15), si prosegue con Lazio-Napoli (18), si chiude con Milan-Verona (20:45): antipasti niente male, destinati a stuzzicare l’appetito in vista di Juventus-Inter di domani sera. Molto ruoterà attorno alla gara di Roma, sia per quanto concerne la lotta al titolo (Inzaghi e, forse, Gasperini osserveranno con grande interesse) che quella alla Champions (il quarto posto della Lazio fa gola a tante squadre, a maggior ragione ora che il quinto, ranking alla mano, porta solo in Europa League), ma anche San Siro promette spettacolo, con il Milan di Conceiçao costretto a vincere a tutti i costi.
Lazio – Napoli (ore 18, Dazn)
Riflettori puntati anzitutto sull’Olimpico, teatro di una sfida tra Lazio e Napoli decisamente importante. In palio ci sono punti pesanti sia in chiave scudetto che Champions, con numerose squadre coinvolte. Gli azzurri sembravano lanciatissimi, poi sono arrivati i pareggi con Roma e Udinese, ma soprattutto le difficoltà legate a mercato e infortuni. Il guaio muscolare che ha colpito Neres (almeno un mese di stop, salterà sicuramente lo scontro diretto con l’Inter) potrebbe rivelarsi un duro colpo per Conte, visto che il brasiliano era ormai diventato un titolare fisso, a maggior ragione dopo la partenza di Kvaratskhelia. Fosse successo qualche settimana fa, forse, il Napoli si sarebbe mosso diversamente sul mercato, regalando al tecnico qualcosa in più del solo Okafor: lo svizzero, arrivato in prestito dal Milan a poche ore dal gong, va bene per fare numero, ma non può certo sostituire pezzi da novanta come i due sopra. Prova ne è che Conte non lo utilizzerà al posto di Neres, preferendo abbandonare l’ormai canonico 4-3-3 per un ritorno al 3-5-2, con Raspadori in coppia con Lukaku. Il Napoli, del resto, ha problemi su tutta la fascia sinistra, visto che oltre al brasiliano mancheranno anche i terzini Olivera e Spinazzola. Insomma, il momento è complesso e la trasferta di Roma non è certo una gita di piacere. La Lazio, dopo qualche scivolone di troppo tra dicembre e gennaio, sembra essersi ritrovata e sogna il terzo sgarbo stagionale agli azzurri: gli altri due (uno nella gara d’andata in campionato, l’altro in Coppa Italia) non furono affatto casuali, tanto che in molti ritengono la squadra di Baroni la vera e propria bestia nera di Conte.
Conte: “Siamo primi solo per merito dei ragazzi, sono pronti a tutto”
“La Lazio non è una meteora, ha confermato tutte le cose buone fatte vedere contro di noi – il pensiero di Conte -. Sappiamo che sarà una partita tosta e su un campo difficile, ma al tempo stesso anche noi abbiamo dimostrato di essere tosti in qualsiasi situazione. La barca sta navigando e siamo in alto mare, serve avere la mente fredda per comandare la nave sia nei periodi di tempesta che in quelli di mare calmo. Quando saremo fermi faremo un esame approfondito su tutto ciò che è stato fatto, ma adesso stiamo navigando e io devo indicare la rotta giusta per arrivare fino in fondo. Se siamo primi in classifica è solo per merito dei giocatori, di nessun altro: i ragazzi stanno andando oltre i propri limiti e con un grande senso di appartenenza. Le critiche dopo il pari con l’Udinese? In tempi non sospetti ho detto che non vedo compattezza di ambiente e mi dispiace che dopo diversi mesi non sia cambiato niente, l’ambiente è rimasto com’era prima”.
Lazio – Napoli, le probabili formazioni
Lazio (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Pedro, Zaccagni; Castellanos
In panchina: Mandas, Furlanetto, Gigot, Provstgaard, Lazzari, Basic, Dele-Bashiru, Tchaouna, Belahyane, Dia, Ibrahimovic, Noslin
Allenatore: Baroni
Indisponibili: Patric, Vecino, Hysaj
Squalificati: Nessuno
Napoli (3-5-2): Meret; Rrahmani, Buongiorno, Juan Jesus; Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, McTominay, Politano; Lukaku, Raspadori
In panchina: Scuffet, Contini, Marin, , Mazzocchi, Gilmour, Billing, Hasa, Simeone, Ngonge, Okafor
Allenatore: Conte
Indisponibili: Olivera, Spinazzola, Neres
Squalificati: Nessuno
Milan – Verona (ore 20:45, Dazn e Sky)
Serata delicatissima anche per il Milan, chiamato a rialzarsi dopo la brutta sconfitta contro il Feyenoord. Il match casalingo con il Verona è certamente una buona occasione, a patto di cambiare radicalmente l’approccio. Conceiçao, apparso molto deluso nel post-Rotterdam (e a Milanello, dove pare siano volate parole forti nei confronti della squadra), proverà a invertire la rotta anzitutto dal punto di vista tattico, archiviando quel ‘4-2-fantasia’ bocciato su tutta la linea, quantomeno dall’inizio. Questa sera si tornerà a un più equilibrato 4-2-3-1 (o 4-3-3, a seconda dell’interpretazione), con Leao, Joao Felix e Pulisic in panchina: i due portoghesi sono reduci da una partitaccia in Champions e anche l’americano, di solito uno dei migliori, ha mostrato le gomme abbastanza sgonfie. Ma i problemi del Diavolo sono anzitutto caratteriali, come ribadito da Conceiçao nel duro confronto a Milanello di giovedì. Certi atteggiamenti non accennano a cambiare, anzi vengono addirittura accentuati: la tinta fucsia di Theo Hernandez, per esempio, è apparsa quasi come provocatoria alla luce del momento, sia di squadra che personale. Il calendario, comunque, offre la chance di rialzarsi: l’Hellas, reduce dallo 0-5 contro l’Atalanta, non può e non deve fare paura, anche se il Diavolo, più volte, si è mostrato fragilissimo al cospetto di avversari alla portata. I tempi della ‘Fatal Verona’, comunque, sono lontani, almeno a leggere le statistiche: i rossoneri hanno conquistato gli ultimi otto confronti tra casa e trasferta, inoltre gli scaligeri non hanno mai vinto nei 32 precedenti a San Siro, raccogliendo solamente 13 pareggi e 19 sconfitte. I numeri, insomma, sorridono al Milan, ma poi le partite vanno conquistate sul campo, possibilmente con l’atteggiamento giusto. I punti in palio, del resto, scottano e lasciarseli sfuggire sarebbe davvero imperdonabile.
Milan – Verona, le probabili formazioni
Milan (4-2-3-1): Maignan; Walker, Thiaw, Pavlovic, Hernandez; Fofana, Musah; Joao Felix, Chukwueze, Reijnders, Sottil; Gimenez
In panchina: Sportiello, Torriani, Terracciano, Gabbia, Bartesaghi, Bondo, Jimenez, Pulisic, Joao Felix, Leao, Abraham, Camarda, Jovic
Allenatore: Conceiçao
Indisponibili: Florenzi, Loftus-Cheek, Emerson Royal
Squalificati: Tomori
Verona (3-4-1-2): Montipò; Daniliuc, Coppola, Dawidowicz; Tchatchoua, Niasse, Duda, Bradaric; Suslov, Sarr; Mosquera
In panchina: Perilli, Berardi, Oyegoke, Valentini, Okou, Faraoni, Bernede, Lazovic, Cisse, Kastanos, Lambourde, Ajayi
Allenatore: Zanetti
Indisponibili: Tengstedt, Frese, Harroui, Livramento, Serdar, Slotsager
Squalificati: Ghilardi