Chiudono in ribasso le Borse europee, mentre in Usa i dati macro sembrano favorire l’ipotesi di un aumento dei tassi già a settembre.
Piazza Affari ha perso lo 0,45%, a 23.705 punti, limitando le perdite e chiudendo meglio degli altri indici europei. La settimana si chiude con un guadagno dello 0,7%. Da inizio anno la perfomance è del 24%. Francoforte ha perso lo 0,80%, Parigi lo 0,70%.
Lo spread tra Btp e Bund si è attestato a 117 punti, con il decennale italiano che ora rende l’1,84%. Nuovo rialzo della Borsa di Atene. Ma il bilancio della settimana, dopo la riapertura del listino segna un ribasso del 15%.
In terreno negativo Wall Street. Il tasso di disoccupazione è rimasto al minimo di sette anni di a 5,3% Gli occupati non agricoli hanno mostrato il mese scorso un incremento di 215.000 unità, grazie alla ripresa del settore edile e di quello manifatturiero che hanno compensato gli ulteriori cali del comparto minerario.
In Piazza Affari ha brillato per tutta la giornata la stella di Monte Paschi (+8,78%) dopo i conti del semestre.
Bene anche Bpm (+0,5%), premiata dai conti. Hanno chiuso in rosso invece Unicredit (-1,26%), Ubi (-1,42%) e Intesa (-1,2%). Mediobanca ha perduto il 2%. Bper -1,4%.
Tra i titoli del risparmio gestito vendite su Azimut (-4,2%).
In ribasso anche Telecom Italia (-0,90%) dopo il forte calo degli utili a fine trimestre.
Continua la discesa del greggio ma sale l’attenzione sui titoli Energy: il mercato ritiene che, a questi prezzi, le azioni siano tornate interessanti. Se ne avvantaggiano Eni (+0,7%) e Saipem (+1,2%). Vola intanto Tenaris (+ 4%), anche grazie alla previsione di un forte miglioramento nel quarto trimestre: Ubs ha ribadito la raccomandazione Buy.
Fca ha chiuso invariata, in ribasso Cnh ed Exor entrambe in ribasso dell’ 1,5%. Vendite su Finmeccanica (-1,64%) e Prysmian (-1%).