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Lavoro: troppo poco spazio alle donne. Al Premio Women Value Company a Napoli le cifre del ritardo

Il Premio riconosce l’impegno delle donne nelle aziende e premia i migliori risultati. Sempre vivo l’esempio di Marisa Bellisario

Lavoro: troppo poco spazio alle donne. Al Premio Women Value Company a Napoli le cifre del ritardo

Napoli è stata la sede del secondo round del premio Women Value Company Intesa Sanpaolo. Un riconoscimento creato per valorizzare l’imprenditoria al femminile e le aziende che investono sull’uguaglianza di genere. Una strada in salita.

I numeri dell’imprenditoria al femminile

Iniziamo dai numeri. L’Italia è all’ultimo posto tra i paesi europei per tasso di attività femminile: 56,4%. con uno scostamento netto di 13 punti rispetto alla media europea. Un risultato “sul quale pesano soprattutto i ritardi delle regioni del Mezzogiorno”, si legge nella ricerca della Direzione Studi di Intesa Sanpaolo. 

“Se l’Italia si allineasse al valore medio europeo di attività femminile – dice lo studio – ci sarebbe un incremento di 2,4 milioni nella forza lavoro (+10%), con effetti  sulla crescita del Pil”.

Il premio Women Value Company

Nelle Gallerie d’Italia in via Toledo si è tenuto il secondo evento del Premio, dedicato alle aziende di Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. L’iniziativa è alla settima edizione ed è riconosciuta come categoria speciale del Premio Marisa Bellisario.

Le candidature al Premio sono state oltre 1200, con due vincitrici finali del premio Mela d’Oro Women Value Company Intesa Sanpaolo. Inoltre, sono state selezionate imprese per menzioni speciali per “Donne Innovatrici”, “Donne per l’Estero” e “Donne per il Sociale”. Tre categorie che lette in profondità sono il riflesso di uno stato specifico della condizione femminile. Ad un uomo difficilmente avrebbero dedicato gli stessi Premi.

Nel nome di Marisa Bellisario

Il lavoro al femminile di qualità in azienda è una risorsa, dunque, ancora poco emersa. Alla consegna del Premio sono intervenute Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Virginia Borla, responsabile Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, e Anna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, manager che conoscono il panorama interno alle nostre industrie.

Marisa Belissario, manager italiana scomparsa nel 1988, ha rappresentato la sconfitta di molti pregiudizi. Era meridionale della Puglia, orgogliosa di esserlo, di idee socialiste e riformiste e seppe scalare i gradini di grandi aziende. Fu un esempio per l’Italia del cosiddetto “capitalismo in gonnella”, un’espressione ipocrita di quegli anni, abbattuta dal successo di molte italiane in tutti i campi.

C’è spazio per le donne nel PNRR?

Il premio quest’anno ha visto la partecipazione più numerosa dal suo esordio, per cui sono stati organizzati momenti di incontro con tutte le 100 aziende vincitrici. Ci sono state riflessioni di natura economica e sociale coerenti con le missioni del Pnrr.

Occasione di genere? Perché no, per una cultura aziendale inclusiva, sostenibile e solidale. Leadership e competenze sono traguardi ambiti ma possibili. Qualunque donna lavori vi aspira, legittimamente. Del resto da anni ormai ci arrivano esempi forti di donne vincenti. Il genere conta solo se si ha la vista corta.

Intesa Sanpaolo (e non solo lei) si è aperta a questo mondo. Un Premio che rafforza lo spirito e la volontà di raggiungere mete. Il prossimo incontro di Women Value Company si svolgerà a Milano il 22 novembre e sarà dedicato a 38 imprese selezionate del Nord Italia. Un altro pezzo d’Italia, ma un pò più rosa del Centro Sud.

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