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Lavoro, Rapporto Inapp 2022: bisogna superare la trappola della precarietà, 7 contratti su 10 a tempo determinato

Oggi alla Camera dei Deputati, Il presidente dell’Inapp Sebastiano Fadda ha presentato il rapporto 2022: Luci e ombre nell’evoluzione del mercato del lavoro, delle politiche del lavoro e dei sistemi formativi nel contesto dei profondi cambiamenti strutturali in atto. All’evento è intervenuto anche il nuovo il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone

Lavoro, Rapporto Inapp 2022: bisogna superare la trappola della precarietà, 7 contratti su 10 a tempo determinato

Alla presenza del nuovo Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, il Presidente dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (Inapp) Sebastiano Fadda ha presentato il rapporto 2022: Lavoro e formazione: l’Italia di fronte alle sfide del futuro.

Terminata l’emergenza Covid-19 nel mercato del lavoro sono riemersi i soli problemi strutturali evidenziano sopratutto la “trappola della precarietà“.

Nel rapporto viene enunciato che:

  • Sette su dieci dei nuovi contratti sono a tempo determinato
  • 11,3% dei lavoratori è in part time involontario (media OCSE è 3,2) e solo il 35-40% dei lavoratori atipici passa nell’arco di tre anni ad impieghi stabili
  • Quasi l’11% degli occupati è sotto la soglia di povertà (contro una media in Unione Europea dell’8,8%)
  • Sono poche le imprese che hanno adottato politiche in tema di sostenibilità (solo l’8,6%)
  • Il salario medio annuale in Italia è diminuito (-2,9%), unico paese in area OCSE mentre in Germania è cresciuto del 33,7% e in Francia del 31,1%

Fadda: “Occorre pensare ad una “nuova stagione” di politiche del lavoro, che punti a migliorare la qualità dei posti di lavoro”

Nel suo intervento il Presidente Sebastiano Fadda ha evidenziato come “Il Paese non può più esimersi dall’affrontare le criticità strutturali a cui risalgono i bassi livelli di produttività, le debolezze del mercato del lavoro e la qualità dell’occupazione. Occorre pensare ad una “nuova stagione” di politiche del lavoro, che punti a migliorare la qualità dei posti di lavoro, soprattutto per i neo-assunti e per i lavoratori a basso reddito, per le posizioni lavorative precarie e con poche possibilità di carriera, dove le donne e i giovani sono ancora maggiormente penalizzati”

Il presidente Fadda si poi espresso sulla “condizione di stagnazione dei salari che è resa più preoccupante dalla ripresa dell’inflazione“.

Nel rapporto vengono menzionati anche fabbisogni di professioni e competenze. Nel 2021 solo 22,8% delle imprese italiane segnala la necessita di adeguare le conoscenze e le competenze di specifiche figure professionali. Sono le realtà produttive medio-grandi a registrare con maggiore frequenza la necessità di aggiornare le conoscenze e le competenze del personale (37,1% per le imprese con 50-249 addetti e 40,2% per quelle con 250 addetti e oltre).

Calderone: “Nessuno può sottrarsi alle proprie responsabilità”

A conclusione della presentazione è intervenuto il nuovo Ministro del lavoro e delle politice sociali, Marina Calderone. Nel ringraziare l’Inapp per “questo rapporto che ci dà notevoli spunti di riflessione” il Ministro ha ribadito che si “necessita di una nuova stagione del lavoro, sono molte le priorità e le azioni da mettere in campo, serve collaborazione tra gli Istituti. Nessuno può sottrasi alla proprie responsabilità”.

Il rapporto completo è visualizzabile qui.

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