L’aspettativa di assunzioni per il primo trimestre resta positiva, anche se rallenta leggermente il passo, con i settori energetico e dell’infomation tecnology che fanno da locomotiva.
E’ quanto emerge dall’indagine di “ManpowerGroup Employment Outlook Survey” che indica come i datori di lavoro italiani prevedano assunzioni in crescita, con una previsione netta di occupazione (NEO – Net Employment Outlook) del +10%, al netto degli aggiustamenti stagionali.
Pur mostrano un leggero rallentamento rispetto al +13% del trimestre precedente, nei prossimi tre mesi si osservano previsioni in netta crescita dai datori di lavoro del comparto energetico (+25%), dell’information technology (+20%) e dell’industria (+15%).
Elevata la richiesta di figure tecnologiche. Soprattutto nel settore dell’energia, settore trainante nel primo trimestre
“I datori di lavoro italiani mostrano una forte resilienza di fronte alla difficile congiuntura economica internazionale, continuando a credere nel futuro e ad investire in nuove assunzioni, ancorché in misura minore rispetto all’ultimo trimestre del 2022”, commenta Anna Gionfriddo, Amministratrice Delegata di ManpowerGroup Italia. “Rimane elevata la richiesta di figure tecnologiche e specializzate. In particolare, il momento peculiare dei mercati energetici richiederà un’importante iniezione di talenti nelle aziende italiane del comparto, anche sotto la spinta dei fondi del PNRR ad esso dedicati, facendone il settore trainante del trimestre appena iniziato”. ManpowerGroup, presente in Italia dal 1994, è leader mondiale nella ricerca di risorse umane.
I dati sono in linea con quanto previsto da Unioncamere nei giorni scorsi: per il solo gennaio le imprese stanno cercando 504.000 lavoratori e ben 1,3 milioni per il primo trimestre, rispettivamente il 10,1% e 12,9% in più rispetto all’anno scorso.
Il Nord Ovest è più ottimista rispetto al trimestre precedente. Meglio il Sud del Centro
Nel primo trimestre dell’anno, i datori di lavoro di tutte le quattro macro aree italiane prevedono di aumentare i propri organici. In particolare le aziende del Nord Ovest si dimostrano addirittura più ottimiste ora che nel precedente periodo: prospettive d’assunzione a +12%, mentre erano +9% per l’ultimo trimestre del 2022. Più cauti invece i datori di lavoro del resto del Paese: previsioni a +9% per il Nord Est e a +8% per il Sud e le Isole e una prospettiva di sostanziale stabilità per il Centro con +3%.
Il settore energetico e le IT trainano le assunzioni, “crollano” i trasporti
Il settore dell’energia prevede +25% di assunzioni tra gennaio e marzo. Segue a poca distanza quello dell’IT con +20%. Positive anche le prospettive per l’Industria (+15%), per Consumer Goods e i servizi (+12%) e per la Finanza e Immobiliare (+11%). Stabile il settore dei Servizi per la comunicazione, mentre un leggero calo è previsto per Sanità e Life Sciences (-1%). Dalla ricerca MEOS emerge inoltre una diffusa preoccupazione per le prospettive nel trimestre del comparto Trasporti, Logistica e Automotive che registra un -17% di previsioni d’assunzione.
Le grandi aziende sopra i 250 lavoratori sono le più ottimiste sulle assunzioni (+12%), in linea con quelle di piccole dimensioni (+11%) e medie (+9%), mentre le micro imprese sotto i 10 dipendenti prevedono un trimestre di stabilità (+2%).
Crescita occupazione: media mondiale +23%, Emea +18% dove pesano Ungheria (-8%) e Polonia (-2%)
Mentre l’impatto di una potenziale recessione e l’aumento dell’inflazione smorzano le prospettive di assunzione su base trimestrale e annuale, i datori di lavoro continuano a cercare nuovi talenti, registrando una previsione netta di occupazione del +23% a livello globale. Le intenzioni di assunzione migliori per il prossimo trimestre si registrano nella regione Nord America (+31%) e nel Sud e Centro America (+28%), con le migliori previsioni per Panama (+39%) e Costa Rica (+35%).
I datori di lavoro in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) prevedono assunzioni in crescita (+18%), ma questa è anche l’unica regione con Paesi che riportano dati previsionali negativi: Ungheria (-8%) e Polonia (-2%). A livello globale, i ruoli digitali (IT, Tecnologia, Telecomunicazioni, Comunicazioni e Media) continuano a guidare la domanda (35%), seguiti da quelli del settore Banche, Finanza, Assicurazioni e immobiliare (+28%) e dal settore energetico (+26%).