Ad aprile il numero degli occupati in Italia ha toccato il record storico di 23 milioni e 200 mila unità. Lo ha fatto sapere l’Istat, che oggi ha pubblicato le sue ultime stime preliminari, spiegando che si tratta del dato più alto dall’inizio delle serie storiche (1977). La crescita rispetto a marzo è dello 0,3% (+64 mila), mentre su anno è dello 0,9% (+215 mila). Il tasso di occupazione si attesta al 58,4% (+0,1% su mese).
Ad aprile “si confermano i segnali di ripresa dell’occupazione nell’anno in corso, dopo la battuta d’arresto osservata a fine 2017. Per il secondo mese consecutivo – è l’analisi dell’Istituto – cresce l’occupazione tra gli indipendenti oltre che tra i dipendenti a termine. Su base annua la crescita dell’occupazione si concentra nei più giovani (15-24enni), per i quali si registra il maggiore aumento del tasso di occupazione, e soprattutto negli over 50, per effetto sia dell’aumentata età pensionabile sia dei fattori demografici”.
La crescita annua interessa donne e uomini e si concentra tra i lavoratori a termine (+329 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-112 mila) e gli indipendenti rimangono stabili.
Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+328 mila) e i giovani 15-24enni (+78 mila) mentre calano gli occupati tra i 25 e i 49 anni (-191 mila).
Il tasso di disoccupazione, ad aprile, si attesta all’11,2%, stabile rispetto al mese precedente. Il dato relativo solo ai giovani (15-24enni) è salito invece al 33,1% (+0,6 punti percentuali).