Sono 385mila, a fine 2012, i cittadini stranieri disoccupati in Italia. A rilevarlo è un rapporto curato dalla direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche d’integrazione del ministero del Lavoro che mostra come il dato, per via del perdurare della crisi, abbia registrato un allarmante aumento rispetto all’anno precedente (+19,2% per la componente Ue e +25,4% per quella extra Ue).
“Considerando – si legge nel testo dell’analisi – l’ultimo triennio dal 2010 al 2012, il numero delle persone in cerca di lavoro di cittadinanza Ue è cresciuto di oltre 35 mila unità, mentre tra le forze di lavoro di cittadinanza extra Ue l’aumento è superiore alle 72 mila persone”.
Per quanto riguarda le retribuzione netta mensile per gli stranieri, sostanzialmente stabile rispetto al 2008 (da 973 a 968 euro), cresce il divario rispetto ai lavoratori italiani, passato dai 266 euro del 2011 ai 336 euro di fine 2012. I segni della crisi si vedono anche sulla qualità dell’impiego, con la percentuale di lavoratori stranieri impegnati in mansioni non qualificate in crescita dal 29% al 34% nel confronto con il 2008, mentre si riducono, dall’8,2% al 5,9%, le mansioni qualificate.
