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Lavoro, Fornero: miglioramenti sì, passi indietro no

Sulla riforma del mercato del lavoro il ministro Elsa Fornero è netto: “Il Ddl di riforma del mercato del lavoro non e’ un testo definitivo – ha detto stamane in commissione al Senato, che ha avviato l’esame del disegno di legge varato dal governo – . Ha un buon equilibrio. L’equilibrio si può anche migliorare”, ma “non è nell’interesse del Paese un’operazione con il bilancino all’indietro. Si possono fare dei cambiamenti che è compito del Parlamento per migliorare l’equilibrio nel suo complesso senza però arretramenti”.

Fornero torna poi sull’articolo 18: l’introduzione della possibilità di reintegro in caso di manifesta insussistenza del motivo economico nel licenziamento individuale “non stravolge nulla. Il compromesso politico non ha tolto nulla alla valenza dell’articolo 18. Nessuno può sostenere che le modifiche hanno snaturato il testo sul quale c’era l’accordo”.

Sul provvedimento già aleggiano proposte di integrazione e modifica annunciate dai vari gruppi, in particolare sulla flessibilità in entrata e sugli ammortizzatori sociali. E lo stesso ministro  sottolinea che sulla flessibilità in entrata il governo è “disposto a riconoscere” che ci sono casi di interpretazione poco corretta. “La riforma è importante per il Paese, il governo non ha la pretesa di sapere tutto”. E puntualizza che  il governo ha “passato in rassegna le varie forme di contratto, per capire dove si potevano annidare possibilità di abuso. Se abbiamo fatto qualche interpretazione poco corretta siamo assolutamente disposti a riconoscerlo” e – aggiunge – “se qualcuno ci dice ‘si può agire in questo modo ci va benissimo”.

E del resto anche uno dei relatori, Tiziano Treu (Pd) rileva che “il testo nel suo impianto e le idee di fondo non possono essere alterati, ma alcuni punti sì. Forse qualche intervento ci sarà sulla flessibilità in entrata, ma deve essere chiaro che quella cattiva non va”. E Maurizio Gasparri annuncia che “il Pdl è già al lavoro con incontri e riunioni con i quali ascoltando anche imprese e parti sociali, definirà poche ma chiare modifiche a un testo pieno di errori”.

Quanto ai tempi, l’obiettivo e’ giungere al varo della riforma del mercato del lavoro entro la fine del mese al Senato in modo da poter arrivare al traguardo entro l’estate. E la stessa Fornero si augura tempi “sperabilmente rapidi”. Stasera sono previste le audizioni dei sindacati e poi della Confindustria.

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