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Lavoro e Over 50: il Nord-Est va a scuola dalla Bmw

Con la riforma Fornero, e il conseguente allungamento (stimato mediamente intorno ai 7-8 anni) della vita lavorativa dei dipendenti, le aziende italiane si trovano a dover far fronte ad una nuova problematica, l’invecchiamento della forza lavoro, con tutti i rischi che ne conseguono, come un’eventuale minore efficienza degli operai e il pericolo, sempre in agguato, di complicare ulteriormente.

Ed è per questo motivo che, soprattutto al Nord Est, nel triangolo industriale, si iniziano a studiare le prime contromisure da adottare. Come riporta il Corriere della Sera, infatti, l’Unione industriali di Treviso, per avvantaggiarsi, ha analizzato un esperimento condotto dalla Bmw, che ha invecchiato artificialmente un reparto, concentrandovi un’alta percentuale di operai over 50. La conclusione a cui si è giunti è che, in casi del genere, si deve dedicare un’attenzione molto maggiore a tutto ciò che riguarda l’ergonomia sul luogo del lavoro, soprattutto negli aspetti relativi a postura e distribuzione della fatica, e che, anche se gli operai più avanti con gli anni possono perdere il ritmo delle linee di montaggio, bisogna saper valorizzare la capacità formativa dei lavoratori over 50, con il loro bagaglio di cultura organizzativa e delle regole.

Come ha detto il direttore dell’Unione industriali di Treviso Giuseppe Milan, è questa la strada da percorrere “sperimentare delle buone pratiche e poi generalizzarle prima che il cambio di demografia diventi un’emergenza”. La strada è tracciata.

 

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