A giugno, secondo l’Istat, il tasso di occupazione in Italia è salito al 60,1%, il valore più alto dal 1977. La variazione su mese è positiva dello 0,4%, pari a 86mila unità. Dopo il calo registrato a maggio, peraltro, la risalita è legata alla crescita dei dipendenti permanenti, che superano nuovamente i 23 milioni. Rispetto a giugno 2021, l’incremento ammonta a oltre 400 mila occupati (+1,8%) ed è determinato sempre dai dipendenti, che a giugno 2022 hanno toccato quota 18,1 milioni, anche in questo caso il valore più alto dal 1977, primo anno della serie storica.
Tasso di disoccupazione in calo allo 8,1%, ma sale al 23,1% tra i giovani
Quanto al tasso di disoccupazione, a giugno si è fermato all’8,1%, sostanzialmente stabile su mese (-0,2%) e in calo di 1,3 punti percentuali su anno. Tra i giovani (15-24 anni) il tasso dei senza lavoro ha però registrato un incremento significativo su mese (+1,7%), al 23,1%. Su base annua, invece, la variazione è negativa del 6,2%. Tra le altre classi di età, il tasso di disoccupazione per i 25-34enni scende di 0,5 punti su mese e di 2,7 punti su anno, all’11,1%.
Persone in cerca di lavoro e inattivi a giugno
Rispetto a giugno 2021, inoltre, è calato il numero di persone in cerca di lavoro (-13,7%, pari a -321 mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3%, pari a -400 mila).
L’occupazione nel secondo trimestre
Se si confronta il secondo trimestre 2022 con il primo, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90 mila occupati in più, che si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-3,8%, pari a -81 mila unità) e degli inattivi (-0,5%, -61 mila unità).