Non è bastato un incontro di quattro ore per arrivare a una posizione comune. Domani mattina Confindustria e i sindacati si presenteranno a Palazzo Chigi senza aver raggiunto alcuna intesa. Al tavolo con il Governo sulla riforma del lavoro le parti sociali si presenteranno ancora una volta divise, eppure dopo il vertice di oggi i diversi leader sembrano voler evitare lo scontro frontale. Oltre alla numero uno degli industriali, Emma Marcegaglia, e al vicepresidente con delega alle relazioni industriali, Alberto Bombassei, erano presenti i segretari dei tre maggiori sindacati confederali: Susanna Camusso (Cgil), Raffaele Bonanni (Cisl) e Luigi Angeletti (Uil).
MARCEGAGLIA: IL CONFRONTO NON E’ ANCORA TERMINATO
“L’incontro è andato bene – ha commentato Marcegaglia al termine del lungo vertice nella sede della foresteria di Confindustria -. È stato un lungo confronto utile che non è ancora terminato”. Non è stata raggiunta “ancora una posizione condivisa su tutto e non sappiamo nemmeno se ci arriveremo. Abbiamo parlato di flessibilità in entrata, in uscita e di ammortizzatori sociali. E abbiamo deciso tutti insieme di non fare un documento perché non vogliamo fare la guerra dei documenti”.
CAMUSSO: IL CONFRONTO E’ COL GOVERNO
Il leader della Cgil ha addirittura smentito la stessa ipotesi di un documento comune tra industriali e sindacati: “C’è una fantasia in giro che dovremmo fare documenti – ha detto Camusso -, nulla di tutto questo. Abbiamo ragionato sui problemi che ci sono, sulle ipotesi condivise e ragioneremo anche in base ad una agenda che il governo domani dovrebbe indicare ma non stiamo costruendo una trattativa parallela. Il confronto – ha concluso – è con il governo”.
BONANNI: POSSIBILI CONVERGENZE
Secondo Raffaele Bonanni “si sta lavorando bene e ci sono possibilità di convergenze. C’è però l’esigenza di andare in una sola direzione, anche da parte di Confindustria, per trovare una sola soluzione. Ci sono ancora questioni da limare”. In particolare, sul fronte degli ammortizzatori sociali “bisogna garantire tutele ai lavoratori migliorando il sistema”. Infine, la Cisl è “contrarissima alla modifica dell’articolo 18 e speriamo di convincere Confindustria a non farsi accalappiare da discorsi che servono soltanto a creare un polverone”.
ANGELETTI: OGGI SOLO UNO SCAMBIO D’OPINIONI
Tra sindacati e industriali “abbiamo visto che c’è una sufficiente vicinanza di opinioni”, ma non ci sarà nessun documento comune “per non prefigurare una conclusione di una trattativa che si fa con il governo”. Lo ha detto Luigi Angeletti al termine dell’incontro di oggi, sottolineando poi che si è trattato “semplicemente uno scambio di opinioni”.