L’obiettivo del Governo è quello di creare 300 mila nuovi posti di lavoro per le nuove generazioni. E’ questo il senso del bonus giovani che sarà inserito nella prossima Legge di Bilancio e che punterà ad agevolare l’assunzione stabile di ragazzi e ragazze (probabilmente fino a 29 anni) d’età attraverso la leva degli sgravi contributi.
Lo ha detto ieri, al Meeting di Cl a Rimini, il ministro del Welfare, Giuliano Poletti. Il ministro ha precisato che le modalità dell’intervento sono ancora allo studio ma che nella legge saranno previste norme anti-licenziamento contro i “comportamenti furbeschi” di imprenditori senza scrupoli, anche per evitare che si rinunci a un lavoratore che ha esaurito gli sgravi per assumerne un altro con i nuovi incentivi.
Non è ancora definita invece la soglia d’età fino alla quale varrà la decontribuzione sul lavoro, anche se finora quella dei 29 anni è la più probabile. Non è escluso tuttavia che, su pressione dei sindacati, si arrivi a 32 anni.
Poletti, in vista dell’incontro con le confederazioni sindacali, ha infine ricordato che è allo studio anche la pensione di garanzia per i giovani che hanno alle spalle anni di precariato e che rischiano pertanto di non maturare una pensione sufficiente.
Sullo slittamento dell’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni il ministro si è invece rifugiuto in corner, sostenendo che prima di decidere il Goveno attende le proiezioni aggiornate dell’Istat.