L’ultimo attacco alle Borse arriva dal fronte meno sospettabile: l’auto.
L’indice di settore perde il 3,8%. A Parigi, Renault affonda e perde il 20%. L’agenzia di stampa France Press ha scritto che alcuni agenti anti frode del ministero degli Interni francese hanno sequestrato la settimana scorsa computer e server della società; la perquisizione sarebbe da collegare a un’indagine sui gas di scarico emessi dai veicoli prodotti da Renault, sulla falsariga del caso Volkswagen.
Fiat Chrysler, intanto, perde il 10,5% a 6,64 euro, sui minimi dal gennaio 2015. Il titolo è stato colpito dalle vendite sin dalle prime battute dopo un articolo di Automotive News su presunte vendite gonfiate negli Usa. Secondo l’autorevole giornale online, due concessionari di Chicago hanno denunciato Fca affermando di essere stati pagati con incentivi per falsificare i dati sulle vendite alla fine del mese, stornandoli poi all’inizio del mes e successivo.
Mike Palese, un portavoce della società negli Usa, ha detto che “il gruppo non ha ancora ricevuto la citazione in giudizio e quindi non puo’ commentare perché non ha ancora visto le accuse”, declinando ulteriori commenti. Secondo le accuse, i funzionari della casa erano a conoscenza della falsificazione dei dati e hanno premiato i manager locali per aver raggiunto i target di vendita, nonostante la società sapesse che i target erano stati raggiunto solo falsificando i dati.
Exor arretra del 6%. Daimler e Bmw scendono del 5%. A Parigi Peugeot-7%.
La Borsa di Milano è in forte ribasso a metà giornata, dopo due giorni consecutivi di rimbalzo. L’indice Ftse Mib segna un calo del 2,4%. In Europa, l’indice di riferimento del listino azionario francese è in calo del 2,8%, Francoforte -2,2% e Madrid -2,3%.
Scendono anche le società dei viaggi e dell’industria turistica, l’indice settoriale segna un calo del 4%. L’attacco terroristico che ha provocato almeno sei morti a Jakarta è stato rivendicato stamattina dall’Isis.
A Piazza Affari, Autogrill perde il 5%, il titolo del gruppo della ristorazione è stato declassato da Jp Morgan a Underperform da Neutral.
Il petrolio Brent è scambiato a 30,7 dollari (+1,7%). Ciononostante, i titoli petroliferi arretrano: Eni -1,4%, Tenaris-3%.
Sotto pressione un po’ tutti i settori. Scende il Lusso: Moncler-4%, Tod’s -2,8%, dopo il via libera dell’assemblea all’aumento di capitale a servizio dell’acquisti di Roger Vivier, Ferragamo -5%.
Vendite anche su Yoox -4% e Geox -3%. Luxottica -3%, Safilo -3,5%.
Fra le banche, Unicredit scende del 3,1%, Intesa -2,9%, Monte Paschi -0,4%.
Positiva Banca Popolare Milano +1,1% è l’unica blue chip di Milano in rialzo.
Generali arretra del 2,2%. Telecom Italia -3%.