Pirelli (-4,58%) e Atlantia (-3,81%) mandano in rosso Piazza Affari, che chiude in calo dello 0,41%, 20.699 punti. Fanno meglio Madrid +0,33%, Parigi +0,22%, Londra +0,14%, Francoforte +0,01%, mentre Zurigo cede lo 0,43%.
Wall Street, procede cauta, con il Nasdaq in territorio positivo e il Dow in live calo. Timido anche lo S&P 500, benché protagonista del migliore mercato ‘toro’ di sempre, visto che la sua espansione tocca il giorno numero 3.453. Gli investitori restano guardinghi per il rischio impeachment di Donald Trump, dopo gli ultimi sviluppi giudiziari su Michael Cohen e Paul Manafort, rispettivamente ex avvocato ed ex manager della campagna elettorale del presidente Usa. In particolare Cohen ha ammesso di aver comprato il silenzio di due donne dopo presunte relazioni con Trump. Il presidente nega e sostiene che il suo ex collaboratore si è inventato tutto per salvarsi, facendo un accordo coi federali. Intanto s’indebolisce il dollaro, e l’euro risale con il cambio in area 1,16.
Cresce anche l’attesa per i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, in arrivo alle 20 italiane, e per l’avvio dei negoziati commerciali tra Usa e Cina.
A dare una spinta positiva ai mercati contribuisce invece il petrolio, che oggi procede baldanzoso. Il Brent si apprezza del 2,04% a 74,11 dollari al barile; il Wti guadagna il 2,26%, 67,33 dollari. Complice di questa performance è il dato sulle scorte settimanali Usa che, alla data del 18 agosto, risulta in calo in misura decisamente superiore alle stime. A sostenere le quotazioni sono anche il dollaro debole e lo spettro delle sanzioni contro l’Iran.
Del piccolo banchetto approfitta Piazza Affari con Saipem, +1,33%. Sul lato positivo del listino si collocano anche Banca Generali +2,63%, Unipolsai +2,39%, Generali +1,02%; Luxottica +0,95%. Male invece il settore auto e dintorni, anche a causa delle rinnovate minacce di Trump. “Metteremo una tassa del 25% su ogni auto che arriverà negli Stati Uniti dall’Unione europea”, ha detto la notte scorsa.
Sul Ftse Mib il titolo peggiore è Pirelli, atterrato dall’onda d’urto della concorrente Continental (-13,7%a Francoforte), che ha tagliato le stime sulle vendite e i margini del 2018 per effetto cambi sfavorevole, aumento delle spese e dei costi di risarcimento. Un mix che impatterà negativamente sui risultati del terzo e quarto trimestre. In scia Brembo -2,21%; Cnh -2,03%; Fiat -1,2% e Ferrari -1,05%.
Torna in profondo rosso Atlantia, nel giorno del cda e con l’affievolirsi della prospettiva di un’entrata in scena di Cassa Depositi e Prestiti. In una nota la società controllata dai Benetton sostiene che verificherà l’impatto della lettera del Governo di avvio iter della revoca della concessione autostradale e valuterà le esternazioni e notizie sulla società quotata a tutela dei suoi azionisti. Ribadisce inoltre il suo impegno a collaborare per il superamento dell’emergenza.
Oggi la Guardia di Finanza ha fatto anche alcuni sequestri di atti nella sede di Atlantia e di Autostrade per l’Italia a Genova, ai fini dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi dello scorso 14 agosto, che ha provocato 43 vittime.
Fra i peggiori di oggi: Italgas -2,82%. Debole l’obbligazionario: il rendimento del decennale risale al 3,06%, mentre lo spread con il Bund si porta a 270.80 punti, +2,97%.