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L’Atalanta sorpassa il Napoli e festeggia il Natale da capolista. Vincono Juve e Roma e oggi l’Inter vuole consolidare il terzo posto

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Vincono tutte. Atalanta, Juventus e Roma si regalano una domenica di sorrisi battendo Empoli, Monza e Parma e conquistano punti pesanti per i rispettivi obiettivi, in attesa che le gare odierne completino il quadro. All’appello, infatti, mancano ancora Inter-Como (ore 20:45) e Fiorentina-Udinese (18:30), ma una cosa è certa: la squadra di Gasperini festeggerà il Natale in vetta alla classifica, a prescindere dai risultati altrui. La corsa al titolo è avvincente, così come quella per la zona Champions: Thiago Motta, grazie alla vittoria di Monza, resta aggrappato al treno, mentre Ranieri non può fare sogni di nessun tipo, per quanto i 3 punti sul Parma siano stati decisamente importanti.

Monza – Juventus 1-2: Thiago Motta ritrova la vittoria grazie a Nico Gonzalez

La Juventus torna a sorridere 43 giorni dopo l’ultima volta. Tanti, infatti, ne erano passati dalla vittoria sul Torino del 9 novembre, prima di incappare in una brutta e preoccupante forma di pareggite. Urgeva una medicina di quelle forti e Thiago, forse, l’ha trovata in Nico Gonzalez, decisivo nel sofferto successo sul Monza. Espugnare lo U-Power Stadium non è stato facile, anzi i brianzoli, al netto delle assenze di Pessina, Maldini e Djuric, hanno fatto una buonissima partita, tenendo testa alla Signora in tutte le statistiche. La differenza, come spesso in casi analoghi, l’ha fatta la superiorità tecnica della Juve, spietata nel punire le sbavature difensive degli uomini di Nesta. Thiago, costretto a fare a meno anche a Danilo, ha dovuto reinventarsi il reparto arretrato (McKennie terzino), senza però rinunciare a un 4-2-3-1 decisamente spinto con Koopmeiners in mediana e il tridente Conceiçao-Nico Gonzalez-Yildiz alle spalle di Vlahovic. Trazione anteriore totale, insomma, a dimostrazione di quanto fosse importante tornare al successo dopo i quattro pareggi con Venezia, Bologna, Lecce e Milan. Il timore era di restare impantanati nella gabbia del Monza, invece le sbarre si sono sgretolate dopo appena 14’: angolo di Koopmeiners e tap-in facile facile di McKennie, lasciato colpevolmente solo a pochi passi da Turati. Ma i brianzoli non avevano certo intenzione di arrendersi così presto e poco dopo hanno trovato il pareggio con Birindelli (22’), anch’egli “dimenticato” dalla retroguardia juventina. Tutto da rifare, ma questa volta Motta aveva una carta in più come Nico Gonzalez, di nuovo titolare dopo due mesi e mezzo: l’argentino s’è fatto trovare pronto in una situazione analoga a quella del primo gol, riportando in vantaggio la Signora a ridosso dell’intervallo (39’). Il punteggio non è più cambiato, nonostante le buone occasioni sventate da Turati (tre volte su Yildiz, una su Nico Gonzalez) e Di Gregorio (su Bianco e Caprari). La Juve resta così aggrappata alla zona Champions e a meno 9 dall’Atalanta capolista, il Monza è sempre più fanalino di coda del campionato.

Thiago Motta: “Bene Nico trequartista, possiamo contarci! I conti si faranno alla fine”

“Quasi sempre abbiamo sofferto con squadre che si chiudono e poi ripartono, per quello sarebbe stato importante chiudere la partita prima, ma fa parte del nostro percorso di crescita – il commento di Thiago Motta -. Loro nel secondo tempo sono venuti ad attaccare, ci siamo chiusi senza fare bene le transizioni: potevamo ripartire con qualità, invece non l’abbiamo fatto bene. Nico Gonzalez e McKennie danno grandissima disponibilità anche nel giocare in ruoli diversi, lo fanno perfettamente perché sono giocatori di alto livello e con l’atteggiamento giusto, per un allenatore è un piacere lavorare con giocatori così. Se rivedremo Nico alle spalle di Vlahovic? Dipende dal momento e dall’avversario che andremo ad affrontare, lui può farlo perfettamente, sa legare anche con i centrocampisti, è una posizione in cui ha già giocato. Lo vedo bene in quella posizione e anche lui è convinto di poterci giocare, sicuramente possiamo contarci. Il prossimo mese sarà decisivo? I conti per me si faranno a fine stagione, dobbiamo solo pensare a scendere in campo per fare le nostre partite al massimo”.

Atalanta – Empoli 3-2: Gasperini resta in vetta grazie a super De Ketelaere

Natale al comando. L’Atalanta passerà le feste in vetta alla classifica, qualsiasi sia il risultato dell’Inter questa sera. Merito della vittoria sull’Empoli, un 3-2 combattutissimo nel quale la Dea ha seriamente temuto di non vincere, sia per il valore degli avversari che per una prova un po’ sottotono, quantomeno rispetto agli standard abituali. Ancora una volta però i bergamaschi sono riusciti a venirne a capo da grande squadra, dunque con le giocate individuali dei loro campioni. Contro Milan e Cagliari ci avevano pensato Lookman e Zaniolo, ieri è toccato a De Ketelaere, autore di una gara favolosa, l’ennesima della sua grande stagione. Il belga ha realizzato una splendida doppietta, prima annullando il vantaggio iniziale dell’Empoli (13’ Colombo) con un bel tuffo di testa (34’), poi pescando il classico coniglio dal cilindro al minuto 86’, quando il pari sembrava ormai scritto. La squadra di D’Aversa aveva avuto il merito di non abbattersi dopo l’uno-due atalantino a cavallo dell’intervallo, quando De Ketelaere e Lookman (45+1’) avevano ribaltato lo 0-1 sopraccitato, agguantando il 2-2 con un rigore di Esposito (56’) nato da un fallo di Djimsiti. Sembrava la classica giornata storta per Gasperini, costretto a sostituire Retegui dopo appena 21’ per un problema muscolare (Lazio e Supercoppa a forte rischio), tanto più che i suoi non giravano come al solito. Ma quest’anno, ormai si è capito, la Dea sa vincere anche quando il gioco si fa duro e il primo posto in classifica ne è la logica conseguenza.

Gasperini scherza: “Salvezza raggiunta! Grande partita, De Ketelaere straordinario”

Obiettivo salvezza raggiunto – ha scherzato Gasperini -. Le statistiche dicono che l’Inter di Conte e il Napoli di Spalletti avevano vinto il titolo dopo 11 vittorie di fila, ma in quel caso loro avevano preso un margine enorme, mentre questa volta non è così. Abbiamo fatto una grande partita, ma preso un gol in cui ci siamo addormentati e uno su un rigore da Var, molto discutibile: riuscire a vincerla è stato molto positivo. L’infortunio di Retegui? Valuteremo nelle prossime ore, ma non sembra una cosa particolarmente seria, anche se dovrà sicuramente star fermo qualche giorno. De Ketelaere? Sono convinto che farà tanti gol di testa, perché colpisce bene e ora stacca anche molto alto: il secondo gol è stato straordinario, l’ha fortemente voluto, sono cose che riesci a fare solamente quando sei in grande fiducia. Serviva una sua giocata per risolvere una partita difficile, in serate come queste conta molto la qualità tecnica davanti, anche Zaniolo è stato decisivo con un bell’assist”.

Roma – Parma 5-0: goleada giallorossa nel segno di Dybala

Nel segno di Paulo Dybala. L’argentino, al centro di voci di mercato sempre più insistenti (lo vuole il Galatasaray, con cui c’è già una trattativa aperta), ha trascinato la Roma al successo più convincente della stagione. Il 5-0 sul Parma, oltre che 3 punti importantissimi per la classifica, dà un’iniezione d’entusiasmo quasi vitale per la banda Ranieri, chiamata a svoltare per dare un senso al suo campionato. La vittoria di ieri può essere un primo passo, anche se l’esame di domenica prossima contro il Milan avrà certamente una valenza maggiore. Di certo, se qualcuno aveva dubbi sull’utilità di Dybala, è rimasto spiazzato: l’argentino è stato il grande protagonista della domenica giallorossa, segnando due gol (uno su rigore, l’altro su azione), propiziando quello di Dovbyk e permettendosi addirittura il lusso di “rifiutare” la tripletta, cedendo il secondo penalty di giornata (procurato da lui stesso) a Paredes. In una giornata così, evidentemente, vanno sottolineati anche i demeriti del Parma, colpevole di aver lasciato spazi sanguinosi sin dall’inizio, per poi squagliarsi del tutto strada facendo. Gli uomini di Pecchia hanno pure creato problemi a Svilar (miracoloso su Hernani e salvato dalla traversa su Camara), ma hanno difeso in modo agghiacciante, trasformando il lunch match dell’Olimpico in una sorta di picnic domenicale. A goderne, oltre ai sopraccitati Dybala, Paredes e Dovbyk, anche Saelemaekers e Ranieri, finalmente soddisfatto della sua Roma in versione campionato.

Ranieri: “Cancellato il secondo tempo di Como, ora svegliamoci anche in trasferta”

Dobbiamo migliorare ancora – ha sottolineato Ranieri -. C’era da cancellare il secondo tempo di Como e i ragazzi l’hanno fatto: adesso sotto con la prossima partita fuori casa, dobbiamo svegliarci e fare bene anche lì. Bisogna giocare partita dopo partita e tirarci fuori dalle sabbie mobili. Sono contento di questi ragazzi, ora aspettiamo la prova di San Siro per capire cosa possiamo fare da grandi. Dybala? Per me quando sta bene gioca, poi se vedo che la partita ha bisogno di altro lo tolgo, ma questa volta non ho fatto cambi perché tutti stavano interpretando bene la gara e volevo dare continuità: c’è differenza tra una Roma con Dybala e una senza. Su Hummels c’è poco da dire, quando lui mi dice che sta bene gioca e lo stesso vale per Paredes. Questo sono i giocatori che a me piacciono, hanno esperienza e sanno comandare il ritmo della gara. Dovbyk? Sono contento per come si è mosso e per come ha dialogato con i compagni, ma deve tirare anche di prima, non deve avere paura di sbagliare”.

Inter – Como (ore 20:45, Dazn e Sky)

A completare la 17esima giornata, oltre a Fiorentina-Udinese, toccherà a Inter e Como, impegnate nel posticipo di San Siro. Sulla carta non sembrerebbe proprio esserci partita, visto che i nerazzurri, oltre a essere decisamente più forti, sono anche in grande forma. Il 6-0 sulla Lazio riecheggia ancora sul campionato, una sorta di monito a tutta la concorrenza, quasi a ribadire che la padrona del campionato non ha alcuna intenzione di abdicare al trono. Anche la vittoria in Coppa Italia ha dato segnali importanti, viste le belle risposte delle cosiddette “seconde linee”: il ferro, insomma, è caldo e Inzaghi ha tutta l’intenzione di continuare a batterlo, a partire da oggi. Va detto che l’Inter ha iniziato a raccogliere punti già dopo il derby del 21 settembre, ma da qualche tempo non si limita solo a vincere: fame e concentrazione sono tornate quelle dell’anno scorso, come dimostrano i 14 gol fatti nelle ultime tre partite di campionato (quella di Firenze, per ovvi motivi, non conta), a fronte di un solo subìto, per giunta su autorete. Il Como sa di non avere molte chances, ma vuole comunque provarci: anche con la Roma, del resto, partiva sfavorito, invece è riuscito a venirne a capo, tornando a respirare dopo tante delusioni. È chiaro però che molto dipenderà dall’Inter e dalla sua fame di vittoria: non dovrebbe mancare visti i risultati del weekend, INSERT

Inzaghi in emergenza in difesa: “Al momento De Vrij e Darmian non sono recuperabili”

“Siamo in un momento in cui abbiamo delle defezioni – ha spiegato Inzaghi -. De Vrij e Darmian hanno avuto qualche problema: al momento non sono a disposizione, valuteremo nell’ultimo allenamento. C’è qualche speranza sapendo che chiederemo loro un sacrificio, anche se magari non lo facciamo a Bisseck e Bastoni. Ma siamo senza quattro difensori, se non ci fossero loro valuteremmo chi farà il centrale e chi il terzo. Un aiuto dal mercato? Cerchiamo di far tornare a disposizione il prima possibile Pavard e Acerbi. Il Como è una squadra tecnica con ottimi principi, allenata molto bene. Nella prima parte non è stata premiata dai risultati, però l’ultima gara con la Roma l’ha giocata molto bene. Adesso sta avendo risultati, dovremo prestare molta attenzione: il Como ha ottime qualità e gioca sempre le per vincere. Se voglio restare all’Inter tanti anni? Quello è il desiderio, siamo in un momento di grande condivisione e quando mi sento bene in un posto mi sento molto gratificato. Nel calcio si cambia in fretta, ma ho visto una grandissima squadra anche nelle difficoltà: non ci siamo mai piegati e siamo andati avanti creando una bella atmosfera”.

Inter – Como, le probabili formazioni

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Bastoni, Carlos Augusto; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro
In panchina: Martinez, Calligaris, Palacios, De Vrij, Asllani, Frattesi, Zielinski, Buchanan, Taremi, Arnautovic, Correa
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Pavard, Acerbi, Di Gennaro, Darmian
Squalificati: Nessuno

Como (4-2-3-1): Audero; Van der Brempt, Goldaniga, Kempf, Sala; Sergi Roberto, Da Cunha; Strefezza, Paz, Fadera; Belotti
In panchina: Audero, Dossena, Iovine, Baselli, Cutrone, Jasim, Jack, Barba, Cerri, Engelhardt, Braunoder, Mazzitelli, Kone
Allenatore: Fabregas
Indisponibili: Perrone, Sala, Moreno, Gabrielloni
Squalificati: Nessuno

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