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L’Asia scende, fra prese di profitto e PMI cinesi che deludono

Battuta d’arresto in Asia per l’indice MSCI Asia Pacific escluso Giappone. In campo valutario, lo yen si mantiene confortevolmente sopra quota 105 e l’euro è sempre forte, a 1,376.

L’Asia scende, fra prese di profitto e PMI cinesi che deludono

Con i mercati giapponesi ancora chiusi, l’indice MSCI Asia Pacific escluso Giappone ha battuto in ritirata: -0.5% nel primo pomeriggio. La giornata era cominciata in positivo ma ha poi volto al segno ‘meno’ dopo che ambedue gli indici PMI per il settore manifatturiero cinese sono diminuiti, pur mantendosi sopra la soglia di 50 che separa gli avanzamenti dagli arretramenti. La performance dei mercati è stata segnata da una pesante caduta (-2,5%) della borsa thailandese, di seguito all’aggravarsi delle turbolenze interne sulle prossime elezioni.

La battuta d’arresto in Asia, se ha avuto della cause prossime, è soprattutto dovuta a cause remote, cioè le prese di profitto dopo un mese generalmente positivo.

In campo valutario, lo yen si mantiene confortevolmente sopra quota 105 e l’euro è sempre forte, a 1,376. Il petrolio WTI, che nei giorni scorsi aveva toccato quota 100, segna questa mattina 98,8 $/b. L’oro tenta un rimbalzo, e quota 1226 $/oncia.


Allegati: Bloomberg

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