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L’Asia sale grazie ai dati americani e ai profitti cinesi

L’Asia sale grazie ai dati americani e ai profitti cinesi

Un altro record storico per lo S&P500 a Wall Street ha attizzato l’ottimismo in Asia. L’indice regionale MSCI Asia Pacific sta salendo dello 0,6% ai livelli massimi da sei mesi (Nikkei: +0,3% nel primo pomeriggio giapponese).

Il buonumore della Borsa Usa è dovuto anche ai dati congiunturali, tutti superiori alle attese. Gli ordini di beni durevoli sono inaspettatamente saliti (e il mese precedente è stato rivisto al rialzo), l’indice PMI dei servizi si è impennato e il dato Conference Board sulla fiducia delle famiglie ha segnato un aumento. Ma ci sono anche ragioni locali per il bunumore asiatico: in Cina i profitti delle imprese, nei primi quattro mesi dell’anno, sono aumentati del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

E l’impressione è che il bersaglio di una crescita reale quest’anno del 7,5% del Pil possa essere centrato. L’oro si è affossato a 1264 $/oncia, stabili l’euro (1,363) e lo yen (101,93). Il petrolio (WTI) ancora alto a 104,10 $/b.


Allegati: Bloomberg

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Tags: AsiaBorsa