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L’Asia risente dei dati Usa sulle vendite di case nuove

I mercati asiatici hanno aperto deboli, dopo i dati americani della sera scorsa: le vendite di case nuove sono scese di oltre il 14% e i prezzi mediani sono balzati a 290mila dollari.

L’Asia risente dei dati Usa sulle vendite di case nuove

I mercati asiatici hanno aperto deboli, dopo i dati americani della sera scorsa: le vendite di case nuove sono scese di oltre il 14% e i prezzi mediani sono balzati a 290mila dollari. Un dato statistico che si presta a due letture: da un lato, il settore immobiliare registra una battuta d’arresto (anche le ‘scorte’ di case sono aumentate – l’indicatore viene costruito con il numero di mesi necessario a smaltire le case disponibili per la vendita se le vendite  continuassero al ritmo dell’ultimo mese); dall’altro lato l’aumento dei prezzi, confermato anche da altri indicatori, vuol dire che sono sempre meno le case il cui valore è inferiore al mutuo residuo, ciò che dovrebbe favorire la spesa delle famiglie. A fronte di questi dati ambigui americani c’è però l’annuncio del governo cinese che si appresta a lanciare 80 progetti infrastrutturali per sostenere l’economia.

L’indice MSCI Asia Pacific comunque limita la perdita allo 0,3% nel primo pomeriggio giapponese. Il p/e dell’indicre regionale è relativamente basso: 12,6 contro il 16 dello S&P500. E i futures dell’indice americano sono positivi e annullano il modesto regresso di ieri.

In campo valutario euro e yen sono stabili contro dollaro (1,382 e 102,32). L’oro e il petrolio WTI registrano quotazioni ancora deboli, a 1286 $/oncia e 101,7 $/b rispettivamente.

 http://www.bloomberg.com/news/2014-04-24/asian-technology-stocks-rise-after-apple-facebook-boost-profit.html

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