L’indice regionale MSCI Asia Pacific ieri aveva cancellato il guadagno da inizio anno; oggi, anche se perdurano i timori relativi alla Siria, i mercati hanno parzialmente ritracciato la pesante perdita del giorno prima, e nel primo pomeriggio l’indice segna un +0,6%. Aiuta anche la chiusura positiva di Wall Street, che ha visto un rally delle società petrolifere, di seguito all’aumento del prezzo del petrolio. Se Wall Street deve scegliere fra gli aumenti dei profitti della Exxon e altre da una parte, e la sofferenza dei consumatori alle stazioni di servizio dall’altra, sceglie sempre i primi rispetto alla seconda.
Un leggero deprezzamento dello yen (che quota 97,6) è bastato a confortare la borsa di Tokyo (+0,7). In campo valutario l’euro è stabile – sopra quota 1,33 – mentre il petrolio si è ritirato dai massimi delle ultime 36 ore e quota 109,3 per il WTI (115,7 il Brent). L’oro non ha mantenuto i massimi recenti e ridiscende un poco a 1411 $/oncia. I futures su Londra e Wall Street sono stabili, in attesa delle decisioni sulla Siria e dei dati sul Pil americano del secondo trimestre (seconda lettura per il Pil ma prima lettura per i profitti societari).
Allegati: Bloomberg – Asian Stocks Rise From 2-Month Low as Oil Explorers Gain