Domani, martedì 28 giugno, promette di essere un giorno importante per la Borsa italiana. Innanzitutto ci sarà un addio storico: Angelo Tantazzi, presidente dal luglio 2000, lascia Borsaitaliana spa. Al suo posto l’azionista di controllo, il London Stock Exchange, designerà Massimo Tononi che già fa parte del board di Lse con la qualifica di Non executive Director. Tononi, scuola Goldman Sachs, è stato sottosegretario all’Economia nel secondo governo Prodi. Attualmente fa parte del cda di Mittel.
Tantazzi, che è stato vice presidente di Lse fino al 2010, è stato uno dei protagonisti della fusione di Borsa italiana con la Borsa londinese. La sua uscita, ironia della sorte, probabilmente coinciderà con l’allargamento della società al Toronto Stock Exchange. Giovedì, intanto, gli azionisti della Borsa di Toronto dovranno decidere se scegliere l’offerta inglese oppure se aderire all’alternativa domestica di Maple (ovvero Acero), la società veicolo promossa da alcune banche canadesi per creare un campione nazionale che controllerebbe il 90% del mercato.
L’operazione presenta riflessi importanti anche per la Borsa italiana perché la fusione transatlantica rafforzerebbe infatti Lseg e, di riflesso, Borsa italiana che ne è ormai parte integrante, anche importante. Nella nuova entità, infatti, la piazza italiana disporrà di tre partecipanti nel board, a fronte di una partecipazione che resterà nell’ordine del 9% circa del nuovo gruppo e diritti di governance che dovrebbero assicurare ruoli importanti nella gestione.