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L’arte incontra la scienza, le foto che catturano le polveri killer. Le respiriamo senza combatterle

Un progetto di artisti e scienziati dell’Università di Birmingham ha reso visibili con fotografie le polveri sottili che ogni anno uccidono 7 milioni di persone nel mondo. È più che un allarme

L’arte incontra la scienza, le foto che catturano le polveri killer. Le respiriamo senza combatterle

Sappiamo che ci sono, ne soffriamo, ci fanno ammalare, ma vederle è un’altra cosa: parliamo delle polveri sottili. L’Italia e l’Europa ne sono piene a causa di una somma di sfracelli urbani e industriali. La percezione dei fenomeni naturali appartiene al campo sensoriale, la visibilità è nel campo ottico. Tutti i giorni respiriamo particelle di PM 2.5 che fanno molto male, circondano la nostra esistenza e abbreviano la vita di milioni di persone. Non le vediamo, le respiriamo a pieni polmoni, per questo il progetto di un gruppo di artisti e scienziati dell’Università di Birmingham sta facendo il giro del mondo. No, la politica e le associazioni ambientaliste sono da un’altra parte. Si limitano ad approvare queste operazioni, quando ne vengono a conoscenza. Nell’Europa che va al voto quelle straordinarie foto avrebbero potuto anche diffonderle per ricordare che l’inerzia uccide. Gli autori hanno agito autonomamente, hanno fotografato gli impulsi luminosi delle polveri sottili e dato vita all’Air of the Anthropocene’. La rivista scientifica “Nature Communications Earth & Environment” ne ha parlato, diffondendo il lavoro misto tra scienza e arte in ogni angolo.

Le foto servono a sensibilizzare sui pericoli dell’inquinamento dell’aria, che ogni anno provoca 7 milioni di morti nel mondo. Nel gruppo c’è l’artista italiano Carlo Luiu, che all’Ansa racconta la sua esperienza: “Grazie al potere delle immagini possiamo suscitare emozioni nelle persone, favorendo la consapevolezza e spingendole a condividere le loro prospettive e ad agire per contrastare l’inquinamento atmosferico”. Eh sì, la potenza visiva libera le persone dalla paura e le mette di fronte ai veri rischi. Si applica il principio psicanalitico che ci si libera dalle paure scoprendole. Gli artisti ci provano e sono migliaia quelli che lavorano sulle questioni ambientali. Le mostre e gli happening appassionano e la potenza della creatività accompagna sempre più la denuncia contro i disastri planetari. Non c’è un’estetica dell’ambiente malato. Gli artisti, stavolta insieme agli scienziati, leggono la realtà, prendono ciò che i territori offrono: dall’ex Ilva di Taranto, alla pianura padana, al centro di Milano, a un’acciaieria del Galles. Fotografano, dipingono e si schierano dalla parte giusta con i mezzi a loro disposizione.

Il desiderio di farci capire cosa è stato lo sviluppo anarchico del mondo, li porta a visitare spesso paesi in via di sviluppo dove i cambiamenti climatici mietono vittime ignare dell’origine delle malattie. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, quasi il 99% della popolazione mondiale respira aria inquinata. Si può e si deve rimediare, conferma il progetto di Birmingham. Gli scatti dei fotografi non forniscono cifre, ma generano preoccupazione.

1 thoughts on “L’arte incontra la scienza, le foto che catturano le polveri killer. Le respiriamo senza combatterle

  1. Al-Ahliyya Amman University · Edit

    AAU Started providing academic services in 1990, Al-Ahliyya Amman University (AAU) was the first private university and pioneer of private education in Jordan. AAU has been granted institutional and programmatic accreditation. It is a member of the International Association of Universities, Federation of the Universities of the Islamic World, Union of Arab Universities and Association of Arab Private Institutions of Higher Education. AAU always seeks distinction by upgrading learning outcomes through the adoption of methods and strategies that depend on a system of quality control and effective follow-up at all its faculties, departments, centers and administrative units. The overall aim is to become a flagship university not only at the Hashemite Kingdom of Jordan level but also at the Arab World level. In this vein, AAU has adopted Information Technology as an essential ingredient in its activities, especially e-learning, and it has incorporated it in its educational processes in all fields of specialization to become the first such university to do so.

    https://www.ammanu.edu.jo/

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