MILANO E MADRID AL GALOPPO. SFILA IL LUSSO
EXOR AI MASSIMI. CAIRO E MEDIASET SUGLI SCUDI
Torna il sereno sui mercato grazie alla fiducia Usa e l’attesa di misure espansive da parte della Bce.
Prende velocità nel pomeriggio il Toro a Piazza Affari , di nuovo nel plotone di testa ai listini del Vecchio Continente, preceduta solo da Madrid +1,47%.
L’indice FtseMib +1,3% buca quota 21 mila a quota 21.094.
A favorire il rally la crescita della fiducia degli italiani.A marzo l’indice elaborato dall’Istat ha raggiunto i livelli massimi dal giugno del 2011.
Londra avanza dello 0,06%. Parigi guadagna lo 0,9% e Francoforte l’1,09%. Zurigo lo 0,43%.
In Europa salgono le società dell’automotive (Stoxx +1,8%) ed i tecnologici (Stoxx +1,2%).
L’euro si svaluta sul dollaro a 1,379 da 1,382 di ieri.
Sul mercato dei titoli di Stato, scende di 4 punti base il rendimento del BTP al 3,35%, nuovo minimo dal 2005. Il Tesoro ha collocato 2,5 miliardi di CTZ a un rendimento dello 0,707%, in calo da 0,822% di fine febbraio.
A favorire il rally di Piazza Affari alcune indicazioni positive: frena la discesa dei consumi e, soprattutto, torna a salire la fiducia degli italiani.A marzo l’indice elaborato dall’Istat ha raggiunto i livelli massimi dal giugno del 2011.
Anche Wall Street è in rialzo grazie alla spinta delle società dell’area salute, sia compagnie assicurative che case farmaceutiche. L’indice Dow Jones sale dello 0,2%, S&P500 +0,3%, Nasdaq +0,2%.
Deludono invece i Big della tecnologia. Facebook è in calo del 2,5% dopo l’annuncio dell’acquisizione di Oculus, una società attiva nella realtà virtuale pagata complessivamente due miliardi di dollari. Twitter perde il 3%% . Fa flop nel giorno del debutto King Digital Entertainment, la società del gioco Candy Crush: -11% a 19,85 da 22,5 dell’Ipo.
Il forte recupero dei mercati emergenti ha galvanizzato il settore lusso.
A Milano salgono Ferragamo +4,59%, Yoox +2,94%, Tod’s +3,37%. Ben comprata Luxottica +1,6%, schizza Safilo +3,5%.
Grande exploit di Prada +7% ad Hong Kong. A Zurigo brilla Richemont+2,4%.
Fa eccezione Moncler -0,08%.
Brilla in Europa la stella di BBVA +2,4%, segnano i passo le blue chip bancarie nostrane.
Fa eccezione Intesa +1,5% che domani presenterà il business plan.
Il consensus delle banche d’affari prevede: utile netto in calo dagli 1,6 miliardi del 2012 a 899 milioni e un dividendo stabile a 5 centesimi. Per quanto riguarda le rettifiche sui crediti le stime sono molto diverse: si va da un minimo di 5,4 a un massimo di 7,9 miliardi (da 1,3 a 3,8 miliardi di rettifiche nel quarto trimestre).
Gianfranco Carbonato, vice presidente del Consiglio di sorveglianza si è limitato ad anticipare: “ ‘Se ci saranno delle svalutazioni nei conti 2013 sarà deciso all’ultimo momento dai Consigli. Anche noi abbiamo dei goodwill a bilancio, non si può escludere anche se abbiamo fatto parecchie svalutazioni gia’ in passato. E’ possibile, ma comunque senza impatto finanziario”.
Sotto i riflettori i risultati del risparmio gestito: la raccolta di febbraio (11,8 miliardi) è la più consistente dal 1998. .
Unicredit +1,18% , Mps +1,83%. Volano Bpm +5,17% e Bper +5%.
Mediolanum sale del 3,68% . Più cauta Azimut +0,89%, dopo che l’AD Giuliani ha detto che marzo non si chiuderà con una raccolta record come i primi due mesi. Banca Generali +0,5%.
Si scalda la battaglia per la presidenza di Telecom Italia +3,71%.
Per la scelta del nuovo presidente, ha detto il coordinatore del comitato dei gestori Marco Vicinanza non c’è un patto di voto tra i fondi azionisti, che quindi si muoveranno in ordine sparso.
Avanza anche Mediaset + 3% ,82 i risultati del 2013 migliori delle aspettative a livello di utile. S&P IQ Capital ha alzato il target a 4,30 euro da 3,80.
In evidenza la scuderia Agnelli. Fiat guadagna l’1,7% e Cnh Industrial il 2,74%.
Exor +3,3% è sui massimi storici.
Nel giorno di chiusura della Star conference si mettono in luce alcune small caps: Cairo Communication sale del 9% dopo la pubblicazione di alcuni dati sull’andamento della raccolta pubblicitaria sui canali La7 e La7d nel primo trimestre del 2014.
Maire Tecnimont +7% sulla notizia di una commessa in Egitto. Gefran, dopo il boom della vigilia (+19,7%) sale del 6% all’indomani della presentazione del nuovo piano industriale.
Txt e-Solutions +4%. Banca Ifis +3,3%, segna nuovi massimi storici.