GLI USA CORRONO, LA SIRIA SI ALLONTANA
PIAZZA AFFARI PIU’ SERENA DOPO LE ASTE
Seduta fiacca per la Borsa giapponese dopo le emozioni dei giorni scorsi. Tokyo arretra dello 0,3%, sotto la pressione dei titoli dell’energia e, soprattuttto, l’imminenza delle decisioni in materia di fisco. In equilibrio Hong Kong -0,06%. Dopo l’aumento dei tassi, migliora la Borsa dell’Indonesia. Accantonata la questione Siria, gli emergenti tornano a concentrarsi sulle mosse della Federal Reserve.
Il dato più rilevante, infatti, viene dagli Usa: il Pil americano del secondo trimestre ha sorpreso gli economisti evidenziando una crescita del 2,5%, contro una previsione di +2,2%. Ma la novità più importante è legata alla reazione positiva dei mercati, fino a ieri pronti a scendere ad ogni nota positiva che potesse avvicinare il tapering: Wall Street si sta abituando alla realtà di una ripresa che può fare a meno degli stimoli monetari della banca centrale.
Al termine della seduta gli indici segnano: Dow Jones +0,11, S&P +0,20, Nasdaq +0,75%
Nel pomeriggio è partito un robusto rialzo del dollaro salito a 1,322 nei confronti dell’euro, da 1,334 della chiusura precedente. Sui mercati asiatici la moneta Usa è trattata a 1,3243.
In calo oro (1409 dollari l’oncia) e petrolio (Wti a 114,34 dollari) dopo il voto dei Comuni contrario alla partecipazione britannica a missioni sulla Siria.
Anche in Europa le Borse sono salite: Parigi ha guadagnato lo 0,6%, Francoforte +0,4%. Londra ha chiuso in progresso dello 0,8% spinta dal forte rialzo di Vodafone impeganta nella cessione a Verizon della partecipazione in Usa.
Seconda seduta positiva per la Borsa di Milano , spinta dall’accordo sull’Imu, con l’indice FtseMib che termina la giornata in rialzo dello 0,9%.
Situazione tranquilla sul mercato dei titoli di Stato: il Btp a 10 anni tratta al 4,36%, lo spread con il Bund è stabile a quota 251. L’asta dei Btp di stamattina è andata molto bene con il Tesoro che ha collocato l’ammontare massimo previsto a rendimenti pressoché stabili.
EFFETTO VODAFONE SULLE TLC
In Europa i maggiori rialzi hanno interessato le tlc (Stoxx del settore +3,4%) guidati dall’inglese Vodafone, che è salita dell’8,6% dopo la notizia dell’accordo in America dove Vodafone vende il suo 45% di Verizon Wireless al socio Verizon Communications per 130 miliardi di dollari. In un comunicato Vodafone dice però che “non c’è la certezza che l’accordo sarà raggiunto”.
TelecomItalia ha chiuso in progresso dello 0,7%, dopo avere segnato a metà seduta un rialzo del 3%.
SGS FA RICCA EXOR, VOLA IL LUSSO
Sotto i riflettori oggi Exor, ieri in ribasso -0,70% per le prese di beneficio sul titolo, vicino ai massimi storici. Ma nel pomeriggio sono stati annunciati dati di bilancio: positivi utile consolidato di 1,67 miliardi (grazie alla cessione di Sgs), Net Asset Value (Nav) cresciuto di 913 milioni a 8,533 miliardi rispetto a fine 2012. Il patrimonio netto consolidato di 6,192 miliardi.
Fiat ha terminato in progresso dello 0,6%
La schiarita politica ha favorito i titoli più sensibili alla vita del governo.
Mediaset è salita del 4,8%.
GTech ha messo a segno un rialzo del 4,6%: il governo ha deciso una sostanziale riduzione delle multe a suo tempo elevate alle società gestrici di videolotterie per una vecchia controversia
Giornata positiva per Enel +1,5%. Enel Green Power è salita dello 0,9% dopo la notizia positiva dal Brasile, dove la società ha vinto una gara per realizzare tre parchi eolici. Fra le utility, A2A ha guadagnato il 2,6%.
In passerella il settore lusso: Brunello Cucinelli ha chiuso in progresso del 6% dopo i risultati molto positivi del trimestre.Ferragamo ha guadagnato il 5,5%, Tod’s +2,9% eYoox +5,4%.
Positive le banche: Unicredit +1,4%, Intesa +2,6%,MontePaschi +1,2%.
Fra le popolari, Ubi è salita del 3,7%
Ha fatto peggio del mercato Stm +0,64% con gli esperti di Citgroup che hanno ridotto il target price a 6,2 euro da 7,2 euro, confermando la raccomandazione a neutral.
Tra i titoli peggiori di giornata ci sono anche Ansaldo Sts -0,97% e Finmeccanica -0,66%).