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L’America rallenta e la Merkel non promette nulla di nuovo: spread in volo e Borse in netto calo

IL PIL USA E LA MERKEL GELANO LE BORSE
SALE L’ORO, ACQUISTI SUI TITOLI BIENNALI

Piazza Affari perde colpi, i Btp pure. L’indice Ftse/Mib nel pomeriggio ha accelerato la discesa (-1,49 % a quota 14.293), a differenza del parigino Cac +0,31, della City (Ftse +0,56%) e del tedesco Dax -0,15%. I mercati Usa aprono contrastati: indice Dow Jones -0,1%, Nasdaq +0,1% e S&P +0,25%.

In parallelo, complice l’esito deludente dell’asta dei titoli di di Stato spagnoli, la prima dopo la nomina di Mariano Rajoy, si è allargato lo spread Btp-Bund: il differenziale di rendimento tra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi è ora a quota 489 punti base con il rendimento Btp in area 6,67%.

Nel pomeriggio, a dar la misura del nervosismo rampante, nelle sale operative si sono moltiplicati gli acquisti sulla parte corta della curva dei rendimenti che ha visto oggi il Btp a 2 anni raggiungere un rendimento del 6,8%: è un segnale dei timori del mercato per le sorti della zona euro nel medio-lungo termine. Il cross euro dollaro è stabile a 1,352. L’oro rimbalza dopo il -2,7% di ieri e tratta a 1.691 dollari l’oncia (+1,1%).

A condizionare la giornata hanno contribuito soprattutto due fattori: a) l’irrigidimento tedesco; 2) i dati negativi sulla congiuntura americana. “Non abbiamo nessun nuovo bazooka da tirare fuori dalla borsa. Non vediamo alternative rispetto alla politica che stiamo seguendo, e questo dobbiamo dirlo molto chiaramente ai mercati”, ha detto Michael Meister, portavoce di Angela Merkel, proprio mentre Mario Monti atterrava a Bruxelles per la visita a Miguel Barroso ed Hermann Van Rompuy, i reponsabili politici dell’Europa. Gli eurobond sono di nuovo alla moda”, dichiarava la cancelliera Angela Merkel a Berlino, sottolineando che servono invece ”risposte politiche” per recuperare la ”fiducia” nell’Eurozona.

Finmeccanica limita il rialzo a +0,67 %, dopo un tentativo di ripresa. Fiat chiude a -2,95%. Sono positive MontePaschi +3,30, Ubi -2,06%. Schizza al rialzo Pop.Milano che chiude a +9,97% ma sotto il prezzo delle nuove azioni emesse a 0,30 euro. Scendono invece Intesa -2,43% e Bper -3,96% Hanno sofferto soprattutto Banca Popolare -5,87%, Fondiaria Sai -5,7% ed Azimut -6%. Pesante flessione anche per Unicredit -4,17%. Eni è in calo dell’1,90%. Saipem -1,21%.

Tra gli industriali rimbalzano Pirelli + 0,55% sostenuta dall’innalzamento di target price deciso da Hsbc e SocGen e Prysmian +2,93% . Fra i titoli industriali scende StM in ribasso del 5,73%, al seguito della caduta di Nokia che perde il 5% a causa di report di analisti che annunciano vendite inferiori alle attese del nuovo cellulare Windows Phone 7.

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Categories: Finanza e Mercati