X

L’America non salva le Borse, pesa l’Ucraina: a Piazza Affari (-0,65%) tonfo delle banche

FIRSTonline

A MILANO SALE SOLO MPS. ANCORA SUGLI SCUDI I BTP
PESA L’UCRAINA: MILANO E FRANFORTE LE BORSE PEGGIORI

Listini europei deboli in una giornata segnata dal nuovo rallentamento dell’attività manifatturiera cinese e dalle crescenti tensioni in Ucraina. A Milano l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,65% a quota 21639.

In lieve rialzo lo spread Btp Bund a quota 160. Ma continua a scendere il rendimento del decennale a quota 3,04%.

Francoforte -0,28% ha terminato le contrattazioni sotto la parità mentre Londra era chiusa per festività e Parigi +0,1% e Madrid +0,07% hanno mostrato un leggero segno positivo.

La Borsa degli Stati Uniti è sulla parità dopo un avvio in ribasso, il recupero è stato favorito dalla pubblicazione di due dati positivi sul settore dei servizi.

Il Dow Jones, l’S&P500 ed il Nasdaq sono sulla parità.

Deboli i bancari dopo l’allarme utili di JP Morgan -2%. La banca ha comunicato alle autorità di sorveglianza dei mercati che si aspetta un calo di circa il 20% anno su anno dei ricavi trimestrali generati dalle attività di trading di bond e azioni. Goldman Sachs la peggiore blue chip da inizio anno con un ribasso dell’11,5%, perde il 2%, Morgan Stanley -2,8%.

Pfizer perde l’1,8%. Stamattina, il colosso farmaceutico impegnato nella scalata ad AstraZeneca ha diffuso i dati del trimestre: i ricavi sono scesi del 9% a 11,35 miliardi di dollari.

Scende il prezzo del petrolio: il future del Brent segna un calo dello 0,9% a 107,4 dollari.

A Piazza Affari tra le poche note positive spicca Mps +3,17% nel giorno del raggruppamento delle azioni e dopo le rassicurazioni dell’ad Fabrizio Viola sul fatto che la banca cercherà di lanciare l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro prima dell’estate.

Male, invece, Bper -2,74% alla vigilia del cda che dovrebbe approvare una ricapitalizzazione da 60/800 milioni. Sempre nel settore bancario, Bpm ha chiuso a -0,08% nel primo giorno di aumento di capitale mentre i diritti sono arretrati dell’1,28%.

Fiat ha chiuso in calo dell’1,6% a 8,57 euro alla vigilia del piano industriale che sarà presentato domani a Detroit che prevede l’obiettivo ambizioso di 6 milioni di auto prodotte o anche oltre.

Realizzi su Mediaset che cede quasi il 2% dopo la corsa della scorsa settimana (+7,5% in cinque sedute).

Debole Telecom Italia -0,54%. Cede il 6,45% Telecom Italia Media che ha ridotto il capitale tramite l’annullamento delle azioni nel rapporto di 13 ogni 14 possedute.

Fra i minori, tonica Pierrel +3,54% dopo i dati di vendita negli Usa di un suo anestetico.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati