Il governo albanese si appresta a rivoluzionare il sistema di tassazione immobiliare. Nell’ambito della nuova strategia fiscale 2024-2027, l’obiettivo è quello di aumentare le entrate statali e ad allineare il sistema tributario albanese agli standard internazionali.
A partire dal 2026, l’imposta sugli immobili sarà calcolata in base al valore di mercato, così come accadrà per i terreni a partire dal 2028. Queste misure, secondo il governo, renderanno il sistema più equo e aumenteranno le entrate fiscali, attualmente pari allo 0,3% del Pil, quando la media regionale si aggira intorno allo 0,8%.
Inoltre, le nuove misure prevedono l’eliminazione di alcune esenzioni fiscali e un possibile aumento delle aliquote. In questa direzione verrà elaborata una nuova legge relativa alla tassazione sugli immobili, con l’assistenza dell’Agenzia Svedese per lo Sviluppo Internazionale (Sida).
Albania: riforma fiscale apre nuove porte alle imprese italiane
La riforma della tassazione immobiliare si inserisce in un contesto più ampio di riforme fiscali e amministrative previste dalla strategia 2024-2027. Queste riforme, elaborate con il supporto dell’Fmi, mirano a incrementare le entrate fiscali del 2,5% del Pil e ad allineare il sistema tributario albanese alle direttive dell’Ue.
La nuova tassazione immobiliare avrà un impatto significativo sul mercato immobiliare e sulle finanze pubbliche. Da un lato, potrebbe comportare un aumento dei costi per i proprietari di immobili di pregio, dall’altro dovrebbe contribuire a rendere il sistema tributario più equo e a generare maggiori entrate per lo Stato.
Le imprese italiane, con la propria esperienza e know-how, sono ben posizionate per cogliere le potenzialità offerte dal mercato immobiliare albanese. Le maggiori opportunità arrivano dalla realizzazione di nuove costruzioni ed infrastrutture, ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche, materiali da costruzione, arredamento e design.
Inoltre, la vicinanza geografica all’Italia, unita a facili collegamenti marittimi e terrestri, agevola il trasporto di merci e materiali, abbattendo i costi e rendendo il mercato albanese appetibile per le aziende italiane. Altro fattore chiave è la presenza di una forza lavoro giovane e qualificata, in grado di soddisfare le esigenze delle imprese con competenze specifiche e costi di manodopera competitivi rispetto ad altri contesti europei.
Il governo di Tirana ha assicurato che saranno adottate tutte le misure necessarie per garantire una transizione graduale e per fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie.