Le Borse asiatiche salutano oggi senza grandi entusiasmi l’apertura dei Giochi Olimpici in una Tokyo ostile e deserta. E sale, da Sidney alla Corea del Sud, la pressione del Covid-19. I mercati, incerti, chiudono così una di una settimana volatile, fortemente condizionata dall’evoluzione della variante Delta.
FRENANO LE BORSE CINESI, TOKYO CHIUSA
L’indice MSCI Asia-Pacifico, escluso il Giappone, scivola dello 0,4%, portando il bilancio settimanale a un calo dell’1,1%.
Il Nikkei giapponese è chiuso per ferie nel giorno dell’inaugurazione delle più tormentate Olimpiadi della storia moderna. Nell’ultima seduta ha toccato l’area dei minimi da sette mesi.
Le blue chip cinesi perdono l’1%, Hong Kong -1%, Seul e Mumbai +0,1%.
TWITTER VOLA A WALL STREET IN ATTESA DELLA FED
Tutt’altro clima sui mercati Usa, già concentrati sull’attesa dei risultati dei Big della tecnologia (Amazon, Apple, Microsoft, Google e Facebook), in arrivo la prossima settimana. Ma anche sul prossimo board della Federal Reserve, che potrebbe fornire qualche indicazione sui tempi di un possibile tapering. Ma l’andamento incerto del mercato del lavoro allontana l’ipotesi di una stretta.
Ieri sera Wall Street ha consolidato il rialzo delle due precedenti sedute. Dow Jones +0,1%, S&P +0,20% Nasdaq in rialzo dello 0,3%.
Twitter +5% nel’afterhours: la società dei cinguettii ha riportato una crescita dei ricavi superiore a quella prevista da Wall Street, poiché la piattaforma di social media ha implementato miglioramenti del targeting degli annunci per aiutare i marchi a raggiungere potenziali clienti
Snapchat ha chiuso con ricavi da 982 milioni di dollari, superando le attese degli analisti. Festeggia anche HBO, i cui abbonati sono aumentati di 2,8 milioni nel secondo trimestre 2021, sfondando quota 47 milioni.
Con un’operazione da 27 miliardi di dollari, Salesforce ha completato ufficialmente l’acquisizione di Slack, il software di comunicazione usato in ambito aziendale.
I rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni sono risaliti ieri all’1,28%, dal minimo di martedì scorso toccato a 1,128%, che era anche il livello più basso da febbraio.
PETROLIO IN RIPRESA, ORO POCO MOSSO
Il petrolio consolida in apertura il brillante +3% di ieri sull’attesa che la domanda globale supererà l’offerta nei prossimi mesi anche dopo che l’OPEC+ ha accettato di espandere la produzione.
L’oro è poco mosso e ruota da qualche giorno, senza direzione, intorno ai 1.800 dollari l’oncia.
EURO IN CALO, FUTURE IN SALITA
Il cross euro-dollaro riparte da 1,177. Acquisti di dollari favoriti dalla promessa della Bce di mantenere uno scenario di bassi tassi di interesse finché la pandemia non sarà sconfitta.
I future sulle borse dell’Europa sono impostati verso un avvio in moderato rialzo, Eurostoxx 50 +0,3%,
VOLA COLOMBA LAGARDE, I FALCHI VOTANO CONTRO
“Il Consiglio direttivo ha rivisto la sua forward guidance sui tassi di interesse” e sottolinea “il suo impegno a mantenere un orientamento di politica monetaria costantemente accomodante per raggiungere il suo obiettivo di inflazione”. I tassi, perciò, “rimarranno ai livelli attuali o inferiori fino a quando la Bce non vedrà l’inflazione raggiungere il 2% ben prima della fine del suo orizzonte di proiezione e durevolmente per il resto dell’orizzonte di proiezione”.
Le Borse europee hanno accolto con favore l’esito, pur prevedibile, della riunione della Bce. In particolare, l’istituto di Francoforte ha ribadito che “sarà paziente nel reagire al conseguimento dell’obiettivo” senza introdurre altre modifiche all’assetto della politica monetaria. La revisione della guidance non è stata votata all’unanimità: contro si sono schierati il presidente della Bundesbank Jens Weidmann e il governatore della Banca del Belgio. Christine Lagarde ha ribadito che il ritiro dello stimolo sarebbe prematuro ora, vista anche l’incertezza sull’andamento della pandemia.
LE DECISIONI SUL NUOVO PEPP SOLO A SETTEMBRE
La discussione sugli acquisti netti del PEPP si farà comunque solo a settembre, sulla base delle nuove previsioni dello staff. Con l’ascesa della variante Delta in pieno sviluppo, diventa più probabile che non sia decisa una riduzione neppure in tale occasione, sebbene la BCE si sia mostrata abbastanza positiva riguardo alla possibilità di osservare un impatto economico contenuto.
MILANO (+0,53%) FRENA DOPO I DATI USA
Piazza Affari sale dello 0,53% riavvicinandosi a quota 25 mila (24.805 punti). dopo scambi per 1,52 miliardi di euro, in deciso ribasso (-26,42%), rispetto alla seduta precedente, che aveva visto la negoziazione di 2,07 miliardi di euro.
I listini continentali hanno ripiegato nel pomeriggio, dai massimi toccati nel corso della giornata, contestualmente al cauto avvio di Wall Street.
Bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,60%, sostanzialmente tonica Parigi, che registra una plusvalenza dello 0,26%.
La piazza migliore è Amsterdam (+0,72%), seguita da Madrid (+0,61%). Le peggiori sono Zurigo (-0,42%) e Londra (-0,43%). Nel Regno Unito si sono registrati quasi 40mila nuovi contagi e quasi 5mila ricoveri in ospedale.
FRENA UNILEVER, MULTA ANTITRUST PER ESSILUX
Da rilevare la brusca discesa di Unilever (-4,5%): il gigante dei beni di consumo ha rivisto al ribasso le proprie previsioni sul margine operativo a causa dei prezzi crescenti delle materie prime.
L’antitrust francese ha punito i produttori di occhiali per aver imposto i prezzi di vendita ai negozi e vietato loro le vendite online. Essilor Luxottica, colpita da un’ammenda i 125 milioni, ha annunciato che farà ricorso.
DAIMLER: 40 MILIARDI NELL’ELETTRICO ENTRO IL 2030
Daimler (+1%) ha annunciato oltre 40 miliardi di investimenti per l’elettrificazione tra il 2022 e il 2030, per non vendere più auto con motori a combustione entro la fine del decennio, “laddove le condizioni del mercato lo consentiranno”. Il produttore di Mercedes-Benz prevede di aprire otto stabilimenti nel mondo per le batterie, componente chiave dei modelli elettrici, segno della volontà di abbandonare rapidamente i combustibili tradizionali in un contesto di standard ambientali sempre più stringenti.
IL RENDIMENTO DEL BTP 10 A 0,63%, SOTTO ZERO IL 5 ANNI
Il secondario italiano chiude in rialzo, ma scende dei massimi di seduta in un mercato che apprezza il messaggio del board Bce (in parte già scontato) ma frena dopo i dati sul lavoro Usa.
Il rendimento del Btp benchmark a 10 anni è sceso fino a 5 punti base allo 0,638%, rinnovando i minimi da inizio aprile, prima di cedere parte del calo per scambiare intorno allo 0,66% alle 17 italiane.
Il rendimento a cinque anni è passato in negativo per la prima volta da aprile.
Lo spread con il Bund è a 107 punti base da 108 della chiusura presedente.
Il tasso del titolo tedesco a 10 anni quota intorno a -0,405% dopo un tuffo al minimo da febbraio a -0,423%.
NON SOLO ITALIA: EUROZONA, IL DEBITO SUPERA IL 100%.
Eurostat ha rivelato che il debito pubblico dell’Eurozona ha sfondato per la prima volta il tetto del 100%, portandosi nel primo trimestre dell’anno al 100,5% del Pil. Alla fine del quarto trimestre 2020 era al 97,8%. I Paesi con il debito pubblico più elevato sono Grecia (209,3%), Italia (160%), Portogallo (137,2%), Cipro (125,7%), Spagna 125,2%), Belgio (118,6%) e Francia (118%); i meno indebitati Estonia (18,5%), Bulgaria (25,1%) e Lussemburgo (28,1%).
FININVEST OLTRE IL 50% IN MEDIASET, BOLLORÉ SI RITIRA
Vivendi fa un passo indietro in Mediaset e Fininvest uno in avanti nel capitale di Cologno monzese, tornando dopo 16 anni alla maggioranza assoluta dei diritti di voto. Ora l’azienda avrà mani libere per fare acquisizioni in tutta Europa, partendo dalla sede legale olandese. Vivendi ha ceduto il 5% di Mediaset a Fininvest per 159 milioni (o 2,7 euro per azione, contro i 2,75 della chiusura di ieri) scendendo così al 23,8% del capitale e perdendo così il suo diritto di veto. I francesi restano padroni del 3,9% direttamente e del 19,9% attraverso la fiduciaria Simon, con un impegno a diluirsi per gradi nell’arco di 5 anni. Fininvest ha invece rafforzato la sua partecipazione al 49,2% del capitale, quota che grazie alle azioni proprie corrisponde al 50,99% dei diritti di voto. Era dal 2005 che la holding dei Berlusconi non aveva la maggioranza delle tv di Cologno- Dopo il mancato acquisto della francese M6, Mediaset ha già messo gli occhi sulla tedesca ProsiebenSat, portandosi tra azioni e opzioni a un passo della soglia d’Opa, in attesa che la prossima primavera venga a scadenza l’attuale consiglio di amministrazione.
ATLANTIA AL TOP DI PIAZZA AFFARI, VOLANO LE UTILITIES
A Milano nel finale 29 blue chip hanno chiuso in rialzo contro 11 in ribasso. Atlantia (+2,2%) è il titolo migliore in scia ai buoni risultati della controllata spagnola Abertis. Da segnalare anche Diasorin (+0,5%) che ha toccato i massimi da febbraio.
Giornata positiva per le utilities, protette dall’atteggiamento morbido della Bce. Guida la corsa Italgas (+2,18%) seguita da Enel (+1,88%), che ha siglato con Pam Panorama, brand della Gdo, il primo accordo di Corporate Ppa (Power Purchase Agreement), che prevede una fornitura della durata di dieci anni di energia elettrica proveniente da un impianto fotovoltaico. Hera +1,79%.
MPS SUGLI SCUDI, TORNA SUL LISTINO CARIGE
Toniche le banche, anche se sotto i massimi di seduta: sugli scudi in particolare Mps, con un balzo intorno al 5% in scia dell’accordo preliminare con la Fondazione Mps per chiudere i contenziosi relativi a richieste risarcitorie per 3,8 miliardi.
Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, “la riduzione dei rischi legali incrementa la possibilità per Mps di essere integrata in un altro gruppo bancario”, vedi Unicredit (+0,74%).
Le azioni Carige torneranno a trattare a Piazza Affari a partire dal 27 luglio dopo che la Consob ha revocato la delibera di sospensione, anche se restano forti incertezze sulla continuità aziendale.
Salgono anche Intesa (+0,65%) e Bper (+1,9%). Cauto rialzo per Mediobanca (+0,2%); avanza anche Generali (+0,5%), di cui Piazzetta Cuccia è il principale azionista.
IN RALLY TINEXTA, AQUAFIL PROMOSSA DA KEPLER
Al di fuori del Ftse Mib, si è registrato il rally di Tinexta che ha guadagnato il 10,23% dopo l’acquisizione del 60% di CertEurope, una delle tre più grandi Certification Authority in Francia con un marchio molto conosciuto, una market share pari a circa il 40% nel comparto dei certificati Eida.
Forte rialzo anche per Aquafil (+9,2%) dopo che Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 8,5 euro da 6,8 euro precedente.
Lettera sul settore oil nonostante il balzo del greggio: Eni -0,8%, su cui pesa il taglio del prezzo obiettivo a 10,9 euro da 12,5 euro e raccomandazione a “Hold” da “Buy” da parte di Hsbc. Debole anche Tenaris (-1,1%), mentre prosegue la fase di recupero di Saipem (+1,8%).
Erg +3,92%. Gli analisti hanno ribadito il rating buy e il prezzo obiettivo a 28,9 euro dopo che la società, ha sottoscritto con ElectroRoute Energy Supply un accordo di lungo termine per la fornitura dell’energia rinnovabile prodotta dagli impianti eolici onshore di Evishagaran e Craiggore in Nord Irlanda. Nell’Aim, Sciuker Frames (+13,95%) ha festeggiato un nuovo contratto d’appalto da 25 milioni nel segmento dei supercondomini.