Il Jobs Act è un passo avanti, ma da solo non basta per risollevare l’economia italiana. A dirlo è la Direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, presente a Milano per l’inaugurazione dell’anno accademico della Bocconi.
La riforma servirà ad appianare, almeno parzialmente, le forti disparità all’interno del mercato del lavoro italiano, tra chi è molto tutelato e chi, invece, non lo è affatto, ma per Lagarde, più di ogni altra cosa, per far ripartire la nostra economia, bisognerà abbassare le aliquote fiscali marginali, che scoraggiano gli investimenti in lavoro e capitali. In Italia, infatti, il carico fiscale sul lavoro rimane ben al di sopra della media Ocse.
“Occorre – ha dichiarato Lagarde – una certa flessibilità nelle regole del Patto di Stabilità e Crescita per sostenere gli investimenti pubblici e l’implementazione di riforme strutturali. Queste possono variare da paese a paese, ma devono comprendere una razionalizzazione del carico normativo, l’apertura di settori di prodotti e servizi come quello dell’energia e sviluppare i mercati dei capitali”.
Per la Direttrice del Fondo Monetario Internazionale, oltre alla riforma del mercato del lavoro, all’Italia servirà anche la riforma giudiziaria e quella del settore bancario.