La ripresa globale zoppica e il Fondo Monetario Internazionale taglierà le stime di crescita. L’indebolimento della congiuntura mondiale avrà un impatto negativo soprattutto sul Giappone, il che provocherà un eccessivo rafforzamento dello yen, che ora è “moderatamente sopravvalutato”. Lo ha detto il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, spiegando che la revisione del World Economic Outlook (attesa per il 16 luglio) “tenderà al ribasso”.
“Questo non significa – ha aggiunto Lagarde – che ci sarà un’enorme variazione, ma che sarà comunque una variazione negativa”. Il Fmi rivede le stime ogni trimestre: ad aprile, durante i lavori primaverili a Washington, aveva previsto una crescita globale al 3,5% nel 2012 (più del 3,3% previsto a gennaio) e del 4,1% nel 2013 (anche in questo caso più del 3,9% di inizio anno).
Lagarde ha mostrato preoccupazione soprattutto per l’impatto sull’economia globale del perdurare della crisi europea e ha chiesto azioni ugualmente urgenti da parte dei leader europei ed americani. Parlando delle decisioni prese ieri dalle banche centrali di Europa, Cina e Gran Bretagna, il numero uno ha detto di non sapere se il taglio dei tassi sia stato un’azione coordinata, ma di essere certa che “le banche centrali devono affrontare problemi simili”.