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Lagarde a Davos: “Europa in crisi esistenziale, si svegli. Con Trump occorre sedersi al tavolo e negoziare”

Imagoeconomica

“L’elezione di Donald Trump deve essere uno sprone all’Europa perché agisca rapidamente come ha spesso dimostrato di fare di fronte a situazioni di crisi”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, intervenendo a una tavola rotonda al World Economic Forum di Davos. 

Lagarde: “L’Europa davanti a una crisi esistenziale, risponda alla sfida”

Rispondendo a una domanda se l’Europa si trovi a dover affrontare una crisi esistenziale, Lagarde ha risposto “con rispetto penso di si'”. “L’Europa deve agire e non farlo solo in difesa – ha continuato – ma, usando termini sportivi, giocare, anche in attacco facendo uso degli asset e dei punti di forza di cui dispone”. E questo significa – ha spiegato ancora – mettere in campo grandi investimenti utilizzando la grande capacità di risparmio dei cittadini europei che ora viene spesso indirizzata verso i mercati extra-europei.

“L’Europa deve rispondere alle sfide del momento che rappresentano sia un rischio ma anche un’opportunità”, ha ribadito, elencando poi i punti di forza del vecchio continente: “Sono nella settimana precedente la riunione di politica monetaria quindi mi limiterò a sottolineare i punti di forza dell’Europa che ha un rapporto debito/Pil in media dell’80%, un deficit al 3% e un’inflazione al 2,4%. C’è una forte fiducia che l’inflazione scenderà invece di salire. I tassi di interesse sono al 3%. L’Europa ha un’enorme quantità di talento e risparmi, ma serve una grande sveglia per agire. Se i leader europei collaborano e rispondono alle minacce esterne, c’è un enorme potenziale per reagire con successo”.

Questa è una chiamata a svegliarsi che dobbiamo prendere seriamente per dare una risposta concreta”, ha detto ancora la presidente della Bce. “Negli Stati Uniti c’è stato l’Ira (Inflation Reduction Act) con sussidi significativi per attrarre investimenti, ma ora questi sussidi sono stati tolti. Questo porta a ripensare costi e opportunità Ciò che sta accadendo rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per l’Europa di ripensarsi. L’Europa può diventare un grande player globale grazie al suo talento e alla sua ambizione”.

Lagarde sui dazi di Trump: “Occorre sedersi al tavolo e negoziare”

Per quanto riguarda la minaccia di dazi, “Trump sta guardando al deficit dell’interscambio fra Stati Uniti ed Europa soprattutto sui prodotti. Ma bisogna guardare ai beni, ai servizi, al capital account, non può essere tutto bianco e nero. Ci devono essere negoziazioni, relazioni commerciali in un framework che dia fiducia ai partner. Non possiamo rimuovere regole”, ha detto la numero uno dell’Eurotower.

“Dobbiamo operare insieme – ha proseguito – Occorre quindi sedersi al tavolo e negoziare, dove alcuni avranno posizioni di maggiore forza, ma non puoi andare da solo, perché devi rispettare e capire gli altri. Non mi stancherò mai di sottolineare la forza delle istituzioni. Le istituzioni hanno un grande valore e i framework sono qui affinché i player conoscano le regole. C’è un valore nell’avere dei framework, perché il migliore può poi vincere, ma in un set di regole condivise”. 

Lagarde: “Bisogna completare l’Unione”

L’Europa non è un mito, non è una somma di tante cose diverse ma è un ottimo esempio di qualcosa in trasformazione. Certamente se l’Europa avesse finalmente un mercato unico, eliminerebbe, come rilevato da uno studio Fmi, il 40% delle tariffe interne sui beni e del 110% sui servizi. Quindi il messaggio ai leader dell’Unione è di darsi da fare e completare il lavoro”, ha affermato Lagarde rispondendo alle parole del ceo di BlackRock Larry Fink, ceo di BlackRock, secondo cui l’Europa è un mito più che una realtà perché a 15 anni dalla crisi del debito sovrano è ancora in netto ritardo rispetto all’economia americana. 

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Categories: Finanza e Mercati