Dopo l’ok di Borsa Italiana, è arrivato anche quello della Consob: la quotazione a Piazza Affari della Sab, la società che gestisce l’Aeroporto Gugliemo Marconi di Bologna, è cosa fatta. Bologna torna così nell’arena di Palazzo Mezzanotte a distanza di 12 anni dall’operazione Hera, la multiutility del capoluogo emiliano.
Da lunedì parte subito il road show europeo, da Londra a Francoforte, per conquistare gli investitori stranieri. “Siamo felici, è un giorno storico per la città”, ha commentato a caldo il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Tabellini, dominus dell’operazione e azionista di maggioranza della società.
La quotazione permetterà allo scalo di raccogliere risorse fresche da investire nella sua espansione e ai soci pubblici – Comune, Città metropolitana e Regione – di far cassa vendendo le loro azioni. La Provincia manterrà una quota intorno al 35% e quindi il controllo dell’aeroporto. “Stiamo portando a termine una grande operazione”, continua Tabellini, convinto che il capoluogo emiliano “debba andare sempre di più verso operazioni di questo tipo come la Borsa”.
Le contrattazioni, salvo sorprese, dovrebbero iniziare intorno a metà luglio, prima che i mercati vadano in vacanza. Sul prezzo iniziale del titolo le bocche restano cucine, anche se i report di alcuni analisti, come Banca Imi, valutano al momento la Sab in una forchetta che va dai 4,8 ai 6,3 euro ad azione (ma i soci puntano a un target un po’ più alto). Secondo l’agenzia finanziaria MF Dow Jones l’aumento di capitale della Sab potrebbe arrivare fino a 50 milioni di euro.