Tempi e modi sono ancora da definire in dettaglio, ma la decisione è presa: l’aeroporto Marconi di Bologna si quoterà in Borsa. Lo annunciano i soci pubblici, Camera di Commercio (50,55%), Comune (16,75%), Provincia (10%) e Regione Emilia-Romagna (8,80%), che insieme detengono l‘86,1% del capitale sociale.
“L’obiettivo – scrivono in una nota – è quello di procedere mediante un’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione che consenta di realizzare un aumento di capitale per un valore di circa 30 milioni di euro funzionale alla realizzazione del piano industriale e allo sviluppo dello scalo aeroportuale”. Se i tempi saranno rapidi lo sbarco a Piazza Affari potrebbe avvenire entro l’autunno.
“L’Aeroporto di Bologna – sottolineano i soci pubblici – è uno dei maggiori scali italiani per numero di passeggeri e di destinazioni servite. Le sue possibilità di crescita si traducono nella forza di un’area di riferimento che copre oltre dieci milioni di persone. Il Marconi sta completando un piano di investimenti da 65 milioni di euro che ha realizzato in completa autonomia finanziaria e con piena e costante solidità economica e patrimoniale. E’ pertanto il momento di dare nuovo impulso all’infrastruttura rafforzandone la patrimonializzazione mediante il ricorso al Mercato dei Capitali che consentirà, in modo aperto e trasparente, l’ingresso di un azionariato, anche diffuso, che certamente favorirà le potenzialità di crescita che l’Aeroporto di Bologna è in grado di esprimere per essere anche protagonista nel panorama aeroportuale italiano”.
Nei primi due mesi del 2014 lo scalo ha registrato una crescita dei passeggeri del 10,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 800mila passeggeri. Un trend che dovrebbe portare il Marconi a raggiungere l’obiettivo di 6,5 milioni di passeggeri entra l’anno.