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L’accordo Vodafone-Verizon e gli indici Pmi manifatturieri spingono le Borse, vola Telecom Italia

Partenza sostenuta delle Borse europee, grazie a un doppio propellente. Primo, l’effetto del deal Verizon-Vodafone elettrizza il settore tlc (+2,47% l’indice Stoxx di settore). Goldman Sachs ha alzato a “neutral” da “cautious” il giudizio sulle tlc europee. A Milano l’indice Ftse/mib sale dell’1,44%, a quota 16.927. In forte rialzo anche Londra (+1,41%), Parigi (+1,59), Francoforte (+1,56%) e Madrid (+1,57%). 

A Piazza Affari vola Telecom Italia (+4,71%). Per gli analisti di Intermonte (rating neutral confermato) le basse valutazioni del titolo, la necessità di evitare il downgrade da parte delle agenzie di rating e la volontà di disimpegno di parte degli azionisti italiani in Telco sono tutti fattori che rendono ipotizzabili tentativi di aggregazione.

Intanto, a livello macro, fioccano buone indicazioni dagli indici Pmi. Dopo il dato favorevole dalla Cina ed il rimbalzo di alcuni emergenti (il listino dell’India è al quarto giorno consecutivo di rialzo) segnali ancor più confortanti arrivano dall’Europa. L’indagine sui direttori acquisto della manifattura della zona euro mostra ad agosto una lettura finale di 51,4, un decimo oltre la stima flash e oltre un punto rispetto al livello di luglio.

L’indice Pmi italiano è salito a 51,3 in agosto dal 50,4 di luglio grazie all’aumento dei nuovi ordini e della produzione, ma l’occupazione continua a diminuire. L’Italia ha registrato otto trimestri di fila di contrazione economica e – in termini aggiustati all’inflazione – l’economia è ora inferiore a quella di fine 2001. La maggior parte degli analisti si aspetta una leggera ripresa verso la fine dell’anno, ma stima per l’intero anno un calo della produzione di quasi il 2%.

Il settore manifatturiero tedesco ad agosto è salito a 51,8, al ritmo più veloce degli ultimi due anni, grazie alla robusta domanda interna e dall’estero, indicando che ci sarà espansione in questo trimestre per la più importante economia europea.

Lo spread Btp-Bund segna 244 punti contro i 255 della chiusura di venerdì. Il rendimento è pari al 4,38%, contro il 4,50% per i Bonos spagnoli di eguale durata, ma non mancano nuovi elementi d’instabilità per il debito periferico. La scorsa settimana la Corte Costituzionale portoghese ha respinto una proposta di legge che avrebbe consentito al governo di licenziare i lavoratori del settore pubblico, un nuovo colpo agli sforzi dell’esecutivo di tagliare la spesa e rispettare gli impegni del piano di bailout.

A Milano Mediaset sale dell’1,42%. Tra gli industriali, Finmeccanica +0,83%. La controllata Ansaldo Breda ha annunciato iniziative legali per difendere i propri interessi dopo che la compagnia ferroviaria olandese NS ha deciso di rescindere il contratto per la costruzione di 16 treni ad alta velocità V250-Fyra, per un valore di circa 300 milioni di euro. 

Prysmian +1,73%, Stm +1,73%. Fiat è in rialzo dell’1,31% in attesa dei dati italiani di vendita (pubblicati alle 18). Il mercato auto in Brasile in agosto, fino al giorno 29, ha mostrato vendite in calo del 17% rispetto al record storico di un anno prima. Corrono le banche: Intesa Sanpaolo +2,49%, Unicredit +2,34%, Banco Popolare +2,04%, Banca Mps +1,10%.

Sono in rialzo le compagnie assicurative nonostante il governo abbia dimezzato i benefici fiscali sulle polizze vita: Generali +0,62%, Fondiaria Sai +1,33%, Azimut sale dell’1,91%. Eni è in rialzo dello 0,58%, Enel dell’1,60%.

Il petrolio tipo Wti tratta a 106,3 dollari il barile, in calo dell’1,2%, è il terzo giorno consecutivo di ribasso. Snam guadagna l’1%. Exane Bnp Paribas ha alzato la raccomandazione a “outperform” da “neutral”. Tod’s sale dell’1,92%. Hsbc ha alzato il target price a 160 euro da 135 euro. Ferragamo +2,21%.

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