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L’accordo Usa-Messico tonifica le Borse: balzo Fca, record Nasdaq

Pixabay

L’accordo preliminare fra Usa e Messico galvanizza Wall Street, che viaggia su livelli record, con il Nasdaq oltre gli 8.000 punti e contagia Piazza Affari nel finale. Il Ftse Mib chiude in lieve rialzo una seduta debole fino a poche ore fa, +0,27%, 20.797 punti. Bene Fiat +3,46%, Moncler +1,79%, Tenaris +1,73%, Stm +1,61%, Atlantia +0,91. Male Unicredit -1,36%; Recordati -0,94%; A2a -0,94%; Poste -0,56%; Bper -0,4%. 

A proposito dell’intesa con il Messico il presidente Usa Donald Trump, dice che si tratta di “un gran buon accordo”, ma il nome passerà da Nafta (acronimo di North American Free Trade Agreement) ad “accordo commerciale Usa/Messico”, per sottolineare che il Canada al momento non ne fa parte. Il presidente spera però che un’“intesa con il Canada si materializzi presto” e annuncia che a breve chiamerà il collega Justin Trudeau.

La notizia rafforza anche le altre piazze europee, già positive: Francoforte +1,16%, Parigi +0,86%, Madrid +0,73%, Zurigo +0,48%. Ferma Londra per festività. Milano dunque anche oggi è fanalino di coda, impensierita, almeno in parte, dai dati Ocse sulla crescita. L’Italia è l’unico paese del G7 che, nel secondo trimestre dell’anno, registra un rallentamento del Pil: +0,2% fra aprile e giugno 2018, da +0,3% del trimestre precedente. L’area nel suo insieme passa invece da +0,5% a +0,6%. I più brillanti sono gli Stati Uniti, +1% da +0,5%; balzo del Giappone, +0,5% da -0,2%; Germania +0,5% da 0,4%; Regno Unito, +0,4% da +0,2%. Stabile la Francia, +0,2%.

Le preoccupazioni si riflettono sul mercato del debito, anche in vista delle revisione di Fitch del 31 agosto. Il rendimento del decennale sale a 3,18%, mentre lo spread con il Bund sale dello 0,76%, potandosi a 280.20 punti base.  

Si tratta di un peso che grava in primo luogo sulle banche di Piazza Affari, che ancora non riescono a rialzare la testa. In controtendenza Carige, +2,2%, dopo la presentazione della quarta lista per il rinnovo del Cda da parte del socio Raffaele Mincione. In vista della possibile revisione delle concessioni idroelettriche annunciata dal governo Conte perdono quota utility come Enel -0,39% e A2a.

Atlantia, invece si ravviva a fine seduta, nel giorno dell’audizione in commissione parlamentare del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli sul crollo del ponte Morandi di Genova. Prosegue la corsa di Juventus, +16,41%, Roma +7,42%, Lazio +4,57%, dopo la seconda giornata di campionato. Sul fronte monetario l’euro si apprezza sul dollaro, portandosi a 1,167. Poco mosse le materie prime. Il petrolio tipo Brent è piatto a 75.82 dollari al barile. Oro +0,28%, 1209.49 dollari l’oncia.

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Categories: Finanza e Mercati