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L’accordo Ue piace alla Borsa, ma lo spread rimane in zona d’allarme

L’avvio è stato incerto, come da previsione. Poi la Borsa di Milano ha preso coraggio: a mano a mano che passano le ore, emerge che l’accordo raggiunto nella notte a Bruxelles fra i 17 Paesi dell’euro è un fatto positivo, forse storico. I colloqui sono ripresi questa mattina: la strada scelta, come ha dichiarato nella notte Angela Merkel, è di rinunciare all’intesa a 27 e di puntare ad un accordo tra i 17 Paesi euro lasciando liberi gli altri di associarsi (anche la Danimarca, oltre al Reno Unito, si chiamerebbe fuori).

L’indice Ftse Mib sale così dell’1,25%. Leggermente positive le altre Borse europee. Londra +0,2%, Parigi +0,9%, Francoforte +0,4%. Il recupero della Borsa non trova conferma in un movimento analogo dei Btp, che al contrario continuano a soffrire. Il rendimento del decennale è salito al 6,52% (+8 punti base), lo spread con il Bund si è allargato a 452 punti. Forte discesa del petrolio che ieri ha perso il 2,1% e stamattina prosegue con un altro calo dello 0,4% a 97,8 dollari al barile.

Il settore che tira la ripresa è quello bancario, il più depresso dal diktat sugli amenti di capitale in arrivo dall’Eba. Intesa , l’unica fra le grandi banche italiane che secondo l’Authority europea Eba non deve procedere ad aumenti di capitale, sale del 4%. Positive anche Unicredit +3%, Ubi +2%,Mediobanca +2,3% e MontePaschi +2,8%. Salgono anche le assicurazioni:Generali +1,9%,Fondiaria-Sai rimbalza del 2,6%.

Anche i titoli industriali recuperano: sale Fiat +1,5%, FiatIndustrial +2,3%, Prysmian +1,7% e la stessa Finmeccanica +1,4%. Lottomatica scende del 2,2% dopo essere stata declassata da Bank of America a neutral da buy. Fra le società di medie dimensioni, si segnalano Maire Tecnimont in rialzo del 5,6%, e Gemina +3,5%.

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Categories: Finanza e Mercati