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L’accordo sulla Grecia fa bene allo spread ma in Borsa prevalgono i realizzi

Prese di beneficio sulle Piazze europee all’indomani dell’accordo da 130 miliardi sulla Grecia. Il Ftse Mib cede lo 0,08%, il Dax lo 0,58% , il Cac lo 0,21% e il Ftse 100 lo 0,29%. Wall Street viaggia invece in leggero rialzo alla chiusura degli indici europei in scia dei buoni dati corporate: il Dow Jones sale dello 0,35% a 12.986,99 dopo aver toccato in giornata quota 13mila punti per la prima volta dal 2008, il Nasdaq sale dello 0,53%.

Lo spread Btp-bund si attesta in discesa a quota 345 con un rendimento attorno al 5,36%dopo essere calato in giornata fino a 336. Il differenziale tra Bonos spagnoli e Bund viaggia sui 315 punti base e quello tra Francia e Germania a 104 punti. L’euro si conferma in area 1,3260 sul dollaro.

Sulle Borse hanno pesato le prese di beneficio dopo che i mercati avevano già scontato nei giorni scorsi l’ottimismo sul buon esito dell’accordo per evitare il default della Grecia (ma su Atene rimane l’incognita delle elezioni anticipate di aprile) e la cautela sullo scenario economico. Gli occhi guardano già infatti alle prospettive di crescita dell’Europa che deve essere messa al centro dell’agenda politica. C’è poi il fronte caldo dell’Iran che ha spinto in rialzo le quotazioni del petrolio a 105 dollari al barile a sui massimi degli ultimi 9 mesi. Vitol, il più importante trader petrolifero indipendente, prevede che il barile salirà fino a 150 dollari.

Intanto, in Area Euro l’indice preliminare che misura la fiducia dei consumatori è salito a febbraio a -20,2 pts, in linea con le attese. A gennaio l’indicatore si era attestato a -20,7 pts.

FINMECCANICA CORRE SULLE ROTAIE

L’INTERESSE DEI FONDI SPINGE BMPS

Sul Ftse Mib corre Finmeccanica +11,76% (protagonista già venerdì di un balzo del 16% grazie alla commessa in Israele che ieri ha lasciato spazio alle prese di beneficio) sulla scia della notizia che Ferrovie Italiane e il Fondo Strategico Italiano potrebbero diventare azionisti della controllata Ansaldo Breda, all’interno di un piano del nostro Governo per creare filiera tutta italiana in campo ferroviario.

In evidenza anche Lottomatica +4,20% in recupero su possibili sviluppi favorevoli relativamente al nuovo decreto fiscale. Contrastate le banche. Acquisti su Bmps +8,84% in scia alle voci di forte interesse da parte di soci privati e di fondi di private equity per il 15% dell’istituto messo in vendita dalla Fondazione Mps mentre si rafforza l’ipotesi dell’arrivo di Alessandro Profumo quale nuovo presidente della banca. Bene anche Bper +5,68% e Bpm +4,62%, che salgono anche sulla prospettiva della cancellazione del voto capitario sulle popolari.

INTESA, PESA IL POSSIBILE TAGLIO DELLA CEDOLA

IMPREGILO, CERCHIAI (ATLANTIA): POSSIBILISTA SU ACCORDO CON GAVIO

Guida i ribassi Intesa Sanpaolo -2,36% sui timori che l’istituto tagli il dividendo. In rosso anche Unicredit -1,31%. Tra i ribassi peggiori ci sono poi Autogrill -1,44%, Luxottica -1,57%, Fiat Industrial -1,39% e Impregilo -1,78%. Per quanto riguarda la partita aperta sul gruppo di costruzioni tra Gavio e Salini, il presidente di Atlantia e consigliere di Impregilo, Fabio Cerchiai, si è detto “possibilista su un accordo con Gavio”.

FONDIARIA IN CALO MA IN UN MESE

UNIPOL, POSSIBILE CDA GIOVEDÌ

I movimenti speculativi attorno alla galassia Ligresti spingono Fondiaria Sai in ribasso del 6,43% dopo comunque un rally record del 140% in un mese mentre la controllata Milano assicurazioni, protagonista ieri di un rally a doppia cifra, oggi lascia spazio anch’essa alle prese di beneficio (-1,89%). Non c’è ancora la convocazione ufficiale, ma dovrebbe tenersi giovedì il cda di Unipol -2,31% per fare il punto sul maxi progetto di fusione con la galassia Ligresti. Ieri il gruppo bolognese ha presentato in Consob il quesito per l’esenzione dall’Opa obbligatoria e ha annunciato un l0intenzione di presentare un esposto sui movimenti anomali su Fondiaria Sai.

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